(foto da internet)
Colpo di scena: la bici diventerà nel 2013 il mezzo più pericoloso di tutti, persino più del motorino. Una ricerca dell'Asaps, associazione amici polizia stradale ha messo in evidenza quello che tutti gli esperti di mobilità e tutte le associazioni di ciclisti temevano da tempo: l'incuria e la scarsa attenzione ai problemi di chi pedala porterà a una situazione paradossale.
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Avete presente il numero dei ciclisti che partecipano al Giro d'Italia e quelli che fanno il Tour De France? Immaginate un maxi incidente in cui muoiano tutti di colpo. È questa la tragedia che ogni anno si consuma sulle strade italiane dove la mancanza di rispetto per chi va in bici da parte di automobilisti e soci (e il poco rispetto del codice da parte di chi pedala) sta assumendo dimensioni preoccupanti.
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Ogni giorno infatti in Italia perde la vita un ciclista e 40 finiscono in ospedale per ferite più o meno gravi. I numeri parlano di una vera emergenza perché secondo le statistiche si parla di quasi 1000 morti negli ultimi 3 anni. E chi obietta che rispetto ai 4000 morti l'anno per incidenti stradali le vittime che pedalano sono poca cosa sbaglia di grosso: il rischio di mortalità, calcolando come valore medio 1, per i ciclisti è 2,18, più del doppio rispetto al valore base. Si pensi che per le autovetture il tasso di mortalità è pari a 0,78, per i camion è 0,67, per i pullman 0,48, per i ciclomotori 1,06. Solo le moto fanno peggio. Per ora...
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Che fare? Costringere i governi a svegliarsi dal torpore, certo. Ma a questo primo obiettivo la campagna ne unisce un altro: otto proposte minime per accrescere la sicurezza delle biciclette nelle città. Questa è la "piattaforma" con cui il Times ha incalzato le autorità prima inglesi e poi di tutto il mondo.
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