(foto da internet)
Liscia,
gassata o Ferrarelle? Chiedeva una pubblicità televisiva. Uno spot ricorrente da anni, che è
tornato alla mente in estate quando al supermercato mi è venuto spontaneo
comprare l’acqua naturale e quella gassata, così come in tutte le case e su
tutte le tavole che ho frequentato puntualmente i commensali facevano la
domanda. Che preferisci liscia o gassata o... ferrarelle?
Una
domanda che mi ha accompagnato per molto tempo, ma che fuori Italia non sembra
così “normale”. Eh sì, in Italia, ci sono due faide di "bevitori" d'
acqua: i salutisti, decisamente a favore di quella naturale (l'anidride
carbonica è un additivo da bandire), i consumisti, fanatici di bibite gassate e
gassatissime.
Ma è poi vero che l' acqua con le bollicine fa male allo stomaco? L' idea è radicata, ma gli esperti sostengono di no, giacché l'acqua gassata dà una dilatazione temporanea dello stomaco perché contiene anidiride carbonica, ma nel giro di pochissimo tempo questo gas viene in parte assorbito dalla mucosa gastrica (la parete interna dello stomaco) e neutralizzato dall' organismo, e in parte espulso dalla bocca con le eruttazioni.
Allora
non è nemmeno vero che le bibite frizzanti alla lunga dilatano lo stomaco? Gli
esperti dicono che si tratti di un' idea quasi folkloristica, visto che la
dilatazione dello stomaco non existe:
quando non c' è il cibo questo organo è chiuso, una sorta di cavità virtuale, e non c' è acqua gassata che possa modificarne
il "tono" fisiologico, anche se il consumo è quotidiano.
(foto da internet)
Allora,
visto che è più gustosa, via con l' acquafrizzante senza remore né pregiudizi, anche se bisogna fare attenzione con i
bimbi piccoli, sotto l' anno d' età!!!
L'’acqua gassata è più dissetante di quella "liscia", perché
provoca una maggiore stimolazione delle papille gustative della lingua e dei
recettori della gola. Ma per quanto riguarda il suo potere digestivo non c' e'
alcuna dimostrazione che le bibite addizionate con anidride carbonica stimolino
la motilita' dello stomaco.
(foto da internet)
Ancora una cosa: la bevanda più antica del mondo sta prendendo il sopravvento e la semplice distinzione tra liscia o gassata gli sta un po’ stretta. È nata una nuova figura, conosciuta come idrosommelier, che altro non è che un raffinato conoscitore delle varie acque.
Gli idrosommelier sono nati allo scopo di ricreare intorno all’acqua il rispetto che secondo loro questa bevanda merita e, per questo motivo, consigliano di richiedere, nei ristoranti con maggiore dedizione e cura verso la clientela, la carta delle acque, assieme a quella dei vini.
Così si scopre che in abbinamento a piatti delicati è meglio scegliere acque piatte o leggermente effervescenti; mentre con un brasato o uno spezzatino c’è bisogno di un’acqua con un residuo fisso molto alto. Il dessert, invece, richiede acque basse o medio basse. Da non dimenticare la temperatura: le acque lisce andrebbero servite a 10-12 gradi, mentre le frizzanti un po’ più fresche, a 8-9 gradi.
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