Jovanotti ha presentato il suo il 18esimo album "Ora", a tre anni di distanza da “Safari”, anticipato dal primo singolo estratto "Tutto l'amore che ho".
L' album, composto da quindici brani nella versione standard e da venticinque in quella deluxe, è dedicato alla scomparsa della madre, morta alcuni mesi fa, poco tempo dopo la morte del fratello del cantante. Il dolore però ha portato Jovanotti alla creazione di un album solare, una reazione estremamente positiva alla tragedia vissuta.
Un disco tutto da ballare e come ha dichiarato lo stesso cantante “non si esce da una crisi, personale o globale, diminuendo l'energia, ma aumentandola. Dentro di me c'era l'esigenza di un disco che mi facesse ballare e mi desse entusiasmo, volevo fare un disco che facesse stare bene la gente, a mia mamma piacevano le canzoni allegre".
Tra tutta questa musica prevalentemente elettronica, è poi il rock de “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” a colpire nel segno con un testo che già ha il sapore dell’evento live.
Un disco tutto da ballare e come ha dichiarato lo stesso cantante “non si esce da una crisi, personale o globale, diminuendo l'energia, ma aumentandola. Dentro di me c'era l'esigenza di un disco che mi facesse ballare e mi desse entusiasmo, volevo fare un disco che facesse stare bene la gente, a mia mamma piacevano le canzoni allegre".
Tra tutta questa musica prevalentemente elettronica, è poi il rock de “Il più grande spettacolo dopo il Big Bang” a colpire nel segno con un testo che già ha il sapore dell’evento live.
Ne “L’elemento umano“, ripreso poi anche in versione acustica alla fine del secondo cd, c’è un cameo di Luca Carboni, appena udibile e fatto di sole due parole: “Siamo liberi“.
Di rilievo è la partecipazione di Cesare Cremonini che entra in questo disco con il ritornello di “Mondo” inserito ne “I pesci grossi“.
Jovanotti definisce "Ora" come: "Un disco liberatorio e impegnato come dovrebbe essere la musica, ovvero per far star bene le persone".
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