(foto da internet)
La Caritas, l'organizzazione di volontariato legata alla Chiesa cattolica, fornisce attualmente oltre 1.200 pasti al giorno nelle sue cinque mense dislocate a Roma. Da questo mese di febbraio, ha lanciato una nuova forma di raccolta fondi che farà leva sul contributo dei cittadini che potranno, in questo modo, scongiurare il rischio di riduzione o sospensione dell'aiuto alle persone indigenti.
Le mense capitoline sono dislocate nel Parco del Colle Oppio, a Primavalle, a piazza Lodi e, quella serale, alla Stazione Termini. Questo impegno che la Caritas assolve ormai da molti anni, necessita, in questo momento di crisi, della solidarietà dei cittadini.
Con lo slogan Oggi offro io, la Caritas offre un buono solidale da 10 euro per garantire due pasti al giorno ai diseredati.
Una campagna di solidarietà capillare che, grazie alla semplicità del messaggio, può raggiungere, sensibilizzare e coinvolgere molte persone. Con 10 euro possiamo offrire il pasto a qualcuno che è in difficoltà, così la descrive monsignor Enrico Feroci, direttore della Caritas di Roma.
La campagna è una semplice raccolta fondi che prevede la vendita di un pacchetto di buoni da 10 euro ciascuno, che garantisce un pranzo e una cena per una persona nell'arco di una settimana. Non sarà necessario acquistare l'intero blocchetto, dato che sarà possibile contribuire anche soltanto una tantum.
(foto da internet)
Per farlo ci sono diversi modi: attraverso i volontari sguinzagliati in città, nella metropolitana, nei supernercati, lungo le strade, incaricati di vendere i buoni, oppure acquistando i voucher dal sito della Caritas romana.
Le mense della Caritas sono da sempre il paradigma e lo specchio delle condizioni economiche del momento. Da molto tempo, ormai, non sono più frequentate soltanto da immigrati; col passar del tempo, e con l'aggravarsi della crisi, sono aumentati gli anziani che non ce la fanno ad arrivare alla fine del mese e sono cominciate ad apparire anche intere famiglie in estrema difficoltà.
Si calcola che nella capitale vivano oltre 7.000 persone per la strada. A questo va aggiunto un numero purtroppo crescente di persone che si arrangia coabitando, trovando rifugio in vecchie automobili abbandonate o nelle carrozze dei treni in sosta.
Meditate, gente, mediate!
Nessun commento:
Posta un commento