venerdì 28 gennaio 2011

L'Unità d'Italia (in vari oggetti)



(foto da internet)


Per celebrare l'anniversario dell'unità nazionale, il settimanale L'espresso ha stilato un elenco di cose italiane pescando nella storia industriale, culturale, sportiva e popolare del nostro Paese. Una sorta di inventario con cui raccontare l'Italia attraverso i suoi oggetti.
In testa alla classifica ci sono:

a) Il transatlantico Andrea Doria

È stata la prima grande nave nazionale, dopo il leggendario Rex, immortalato da Federico Fellini nel film E la nave va. L’Andrea Doria è stato, forse, l’unico vero transatlantico interamente progettato e realizzato in Italia nel tempo record di un anno e mezzo, presso i Cantieri Ansaldo di Genova Sestri Ponente. La costruzione cominciò il 9 febbraio 1950 e il varo ebbe luogo il 16 giugno 1951, alla presenza della moglie del Ministro della Marina Giuseppe Saragat, in seguito Presidente della Repubblica.


Il caffè è una delle abitudini degli italiani, anche se si è diffusa tra il popolo a Vienna, per mano del polacco Georg Kolschitzky, alla fine del Seicento. Nonostante le origini, il pioniere del caffè casalingo è senza dubbio Alfonso Bialetti che dopo aver lavorato come fonditore in Francia, rientrò in Piemonte e mise in piedi una fonderia, dove nel 1933 progettò la Moka.


In principio c’era la Topolino. Era una 500 (costruita dal 1936 al 1955) ma l’Italia era ancora divisa tra pochi ricchi e tanti poveri e l’automobile, per i più, restava un miraggio. Poi nacque la 600 e, nonostante le agevoli forme di rateizzazione per l’acquisto, la maggior parte degli italiani non se la poteva ancora permettere.



Uscito dalle fantasie delle sorelle milanesi Angela e Luciana Giussani, Diabolik è stata la prima personalità delinquenziale del fumetto italiano (pubblicato dalla casa editrice Astorina). Non è un caso che il primo numero del fumetto fosse intitolato Il re del terrore (1 novembre 1962). Diabolik usa preferibilmente armi da taglio come il coltello, droghe (Pentothal) e veleni, al posto delle armi da fuoco e si muove nella megalopoli di Clerville. La compagna Eva Kant è anche la sua complice perfetta, che lo aiuta in tutti i colpi.


È uno dei lassativi stimolanti più tradizionali, prodotta dalla Marco Antonetto Farmaceutici. Diventata famosa negli anni Sessanta conservava una confezione di stile quasi Ottocentesco, con una bella scritta in corsivo sulla scatola gialla. Era una purga che si rivolgeva ai bambini. Erano pillole rotonde, originariamente con un retrogusto di cacao, e in seguito anche di fragola. Pure le varie pubblicità del prodotto erano tutte improntate a comunicare il messaggio alla fascia di popolazione più piccola.


La Ferrari è famosa nel Mondo per le sue auto formidabili e per le vittorie nei campionati di Formula 1. La Ferrari è l’unica scuderia automobilistica ad aver partecipato fin dall’inizio (nel 1950) a tutte le edizioni del Campionato del Mondo di Formula 1, ed è quella che ha riscosso i maggiori successi: 16 volte Campione del Mondo piloti, 17 volte Campione del Mondo costruttori, oltre 215 vittorie in Gran Premio.


La Gazzetta dello Sport, fondato il 3 aprile 1896 a Milano, è il primo giornale sportivo italiano ed europeo, e uno tra i più diffusi quotidiani di sempre. Gioia e dolore dell’impiegato nell’era pre-internet, il lunedì veniva setacciata in tutte le sue pagine rosa per capire i motivi della vittoria o della sconfitta della squadra calcistica del cuore. Se oggi la Gazzetta si occupa prevalentemente di calcio, in origine era stata fondata da azionisti che avevano le fabbriche e i maggiori interessi nel settore ciclistico e automobilistico.


Il caffè HAG è stato inventato in Germania, a Brema, nel 1905, per opera di Ludwig Roselius della Kaffe Handels Aktien Gesellschaft, che per non rendere troppo agitato il padre, che faceva l’assaggiatore di caffè, mise a punto il primo processo di riduzione della caffeina. Nonostante le origini tedesche il caffè HAG è il più famoso e diffuso decaffeinato italiano, tanto che spesso per chiedere un decaffeinato al bar, si dice soltanto “mi dia un HAG”. Questo caffè fu introdotto sul mercato italiano già nel 1920 e ancora oggi è prodotto nello stabilimento di Andezeno, a est di Torino.




(foto da internet)



Molti ricorderanno la famosa esclamazione “pitipitum paaah!” che concludeva il trailer su Carosello di Susanna tutta panna, il personaggio inventato per pubblicizzare il formaggio della Invernizzi. Susanna tutta panna diventò anche un bambolotto, raffigurante una bimba grassottella, con la faccia rotonda e i capelli biondissimi, proprio ispirata al Carosello televisivo. Oggi, su e-bay, questi bambolotti si trovano in vendita a prezzi sostenuti (anche a partire da 80 euro il pezzo).


È un marchio storico per la gastronomia casalinga. Le origini del suo dado, cioè di un insaporitore di pietanze, si deve al chimico e agronomo tedesco Justus Von Liebig che nel 1847 ideò l’estratto di carne, attraverso un complesso processo di conservazione. Molto diffuso in Italia fino agli anni Sessanta, in seguito ebbe alcuni acerrimi concorrenti come il dado Star, il dado Knorr e poi il dado Maggi, per tornare più forte sul mercato gastronomico alle metà degli anni Ottanta, con una pubblicità che ne decantava le originarie qualità e una nuova composizione con meno grassi.


Le MS nascono nel 1969 e diventano in pochi anni le sigarette più diffuse in Italia. Nascono da una costola dei Monopoli di Stato e cercano di entrare nel mercato del fumo, per rimediare alla crisi delle Nazionali e per contenere lo spazio commerciale alle sigarette di importazione allora più famose, cioè Marlboro, Camel e Muratti Ambassador. Nel tempo queste sigarette italiane furono definite, partendo dalle lettere iniziali, Marlboro Siciliane, come indizio di una collocazione più popolare delle “colleghe” d'oltreoceano.


Il regista Nanni Moretti si ritrova davanti a un enorme barattolo di oltre un metro di altezza riempito di Nutella, nel film Bianca, in una seduta notturna dove spalma la crema sopra alcune fette di pane e mangia, cercando così di rimediare a un improvviso attacco di tristezza. L’uso della Nutella è molteplice: si può mangiare direttamente dal barattolo col cucchiaino o con un dito; si può spalmare sul pane (per i più golosi anche insieme al burro); si può mettere dentro una crepe calda; si può gustare dentro una brioche; alcuni gelatai la usano per fare il gusto nutella del gelato.


C’è una fotografia del giovane Indro Montanelli con cappotto e cappello, seduto su una pila di libri che batte sui tasti della sua Lettera 22. Lì, c’è tutto lo spirito del tempo: il giornalista e la sua macchina per scrivere. Tra queste la Lettera 22 è stata la più famosa. Era il 1950, l’ingegnere Giuseppe Beccio e il designer Marcello Nizzoli progettarono questo modello per Olivetti e così cominciò la diffusione di massa della macchina per scrivere, interessando molte persone estranee al mondo degli uffici, come scrittori, giornalisti, sceneggiatori.




(foto da internet)




Quando si dice pizza si pensa all’Italia e poi a Napoli, dove la pizza è nata, almeno nella forma e nella composizione che conosciamo oggi. Se parliamo invece di storia dell’alimento le radici si perdono nella notte dei tempi, addirittura è testimoniato che una specie di pizza fosse già presente nell’alimentazione degli antichi egizi. Ancora oggi sono molti a contendersi l’origine della vera pizza, sfidando i napoletani: Benevento, Spoleto, Genova. Il termine pizza deriva dal verbo latino pinsere, che vuol dire pestare, pigiare, riferito alla pasta schiacciata a mano.


“Nella cantina di un palazzone, tutti i gattini senza padrone, organizzarono una riunione, per precisare la situazione. Quarantaquattro gatti in fila per sei col resto di due, si unirono compatti, in fila per sei col resto di due, coi baffi allineati, in fila per sei col resto di due, le code attorcigliate, in fila per sei col resto di due”. È l’avvio di una delle canzoni più famose dello Zecchino d’Oro, mitico spettacolo musical-televisivo per bambini che ebbe un grande successo tra gli anni Sessanta e gli anni Settanta.






Spaghetti uguale Italia. Ma gli spaghetti sembra siano stati inventati dai cinesi e importati in Italia da Marco Polo nel 1295. Eppure il cronachista e cartografo arabo Idrisi già nel 1154, in un suo libro dedicato alla Sicilia, parlava di vermicelli, una pasta filiforme. Resta il fatto che nel Mondo, quando si dice spaghetti si pensa al nostro Paese. Fatti a mano, composti industrialmente o trafilati al bronzo gli spaghetti hanno varie dimensioni e sono di solito preferiti con una cottura detta “al dente”.


È il primo grande magazzino italiano. Fondato a Verona nel 1928 come UPI (Unico Prezzo Italiano), modificò da subito il nome in UPIM (Unico Prezzo in Mostra). La caratteristica era che, per evitare l’ingresso di ladri e barboni, si doveva pagare all’entrata. Ogni articolo costava 1 lira, se si voleva acquistare un solo prodotto si pagava 1 lira all’ingresso e si prendeva il biglietto corrispondente, un po’ come i recenti negozi “tutto a 1 euro”. La Standa, catena di magazzini concorrente, nacque nel 1931. Ma già nel 1934 Upim contava 25 magazzini, arrivando a 150 negozi nel 1970.


La Vespa, nonostante il passare dei decenni e delle mode, resta uno degli esempi di design industriale più riuscito al Mondo. Creata nel 1946, progettata dall’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio e prodotta negli stabilimenti Piaggio di Pontedera, la Vespa deve il suo nome a Enrico Piaggio che appena la vide in moto, col suo rumore e la sua forma disse: “Sembra una vespa!”.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Amo la Vespa
Vicente

María ha detto...

Manca Berlusconi!! Pfff