lunedì 10 gennaio 2011

Ottavo (ed ultimo) appuntamento al cinema



L'inizio delle lezioni dopo la lunga pausa natalizia segna la fine de Il cinema italiano del terzo millennio. Proprio così, venerdì prossimo potremo vedere i due ultimi film del del ciclo programmato dal dipartimento d'italiano della EOI di Sagunt: La giusta distanza e Pranzo di ferragosto. Due film diversissimi tra loro per stile, soggetto e linguaggio con i quali speriamo di chiudere in bellezza questi venerdì all'insegna del cinema italiano



Trama:
Quando nel paesino di Concadalbero, alle foci del Po, arriva la nuova maestra elementare, la bella e cittadina Mara, la nebbia sembra diradarsi e gli occhi degli uomini tornano a guardare. È così per Giovanni, diciottenne al primo incarico di inviato per "Il Resto del Carlino" e per Hassan, meccanico tunisino stimato e rispettato, in una parola "integrato". Sotto lo sguardo curioso del più giovane, nasce la storia d'amore tra i due adulti, dapprima sotto il segno dell'inquietudine (Hassan spia la ragazza al buio della sera), poi della passione, infine della tragedia. Solo trasgredendo alla regola della "giusta distanza" raccomandatagli dal direttore del giornale, che lo vorrebbe né indifferente né troppo coinvolto, Giovanni riuscirà a riportare la giustizia nel paese (l'Italia) dei giudizi scontati. (Fonte: Mymovies.it)




Trama:
Gianni ha un lavoro: occuparsi dell'anziana madre, una nobildonna decaduta, capricciosa e un tantino opprimente. Madre e figlio vivono soli in un fatiscente appartamento nel centro di Roma e faticano a tirare avanti, ricoperti di debiti come sono. Nel bel mezzo dell'afa estiva Alfonso, l'amministratore, si presenta alla loro porta per riscuotere quanto gli è dovuto, ma propone a Gianni l'estinzione di tutte le spese condominiali in cambio di un favore: ospitare la madre per la notte e il successivo pranzo di ferragosto in modo che lui possa partire per le terme. L'accordo non prevede però l'arrivo di una seconda signora, la zia di Alfonso, una simpatica anziana con qualche problema di memoria, ma l'amministratore lo convince a tenerla offrendogli del denaro. Gianni è costretto, suo malgrado, a dare asilo anche a una terza "mamma abbandonata" quando l'amico dottore, giunto per fargli una visita di controllo in seguito a un malore, gli chiede di potergliela affidare per non lasciarla sola durante il turno di notte. (Fonte: Mymovies.it)

Opera d'esordio come regista per lo sceneggiatore Gianni Di Gregorio che affronta la sua prima volta da regista attingendo alla sua esperienza personale e regalando una svolta a un fatto realmente accaduto. Incuriosito da quello che sarebbe potuto accadere se avesse davvero accettato di tenere la madre dell’amministratore per le ferie di ferragosto, ci racconta una piccola e tenera storia in cui l’improvvisato ospizio diventa il teatro di una serie di esilaranti scenette che offrono allo stesso tempo diversi spunti di riflessione.

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