mercoledì 6 ottobre 2010

Un rito domenicale

(foto da internet)


Negli anni '60 Rita Pavone cantava La partita di pallone, in cui consigliava al fidanzato-marito di portarla con sé allo stadio.




Però c'erano anche tante famiglie che dello sport facevano la colonna sonora delle loro domeniche, attorno a una tavola imbandita. Da sfondo c'erano le bandiere e le canzoni che inneggiavano alla squadra del cuore. E dalla cucina si sentivano le nonne armeggiare con pentole e, verso l'ora fatidica, quando veniva fuori un odorino che faceva leccare i baffi, la nonna-mamma e zia, preparavano la tavola.
Sempre raccomandavano di non toccare niente fino all'ora del pranzo, altrimenti ci si "guastava" l'appetito. Questa era una tipica scena domenicale di una famiglia italiana (o meglio del sud Italia).

(foto da internet)

Era una sensazione piacevole. Il pranzo cominciava alla grande, dagli antipasti, e con il sottofondo della partita di calcio, alla radio. Nella tavola le voci si incrociavano come i piatti: la pasta con il ragù, la carne e l'insalata con i finocchi, la parmigiana di melanzane e i peperoni fritti Poi arrivava la frittura, "o panzarotto", gli arancini e i carciofi a fettine. Parlavano tutti insieme, ma c'era sempre qualcuno che diceva «ssshhh», quando c'era un'azione pericolosa della propria squadra.

(foto da internet)


Finito il pranzo, e terminata la partita, cominciava alla TV 90º minuto, e i grandi prendevano il digestivo che, in alcuni casi, era una vera e propria medicina per aiutare il lavoro dello stomaco così maltrattato. Mentre si aspettava, si giocava una partita a carte.
Adesso 90ª minuto non c`è più, c'è Sky, e tutto si vede in diretta.

(foto da internet)


Il pranzo della domenica è, ormai, un luogo della memoria, dove restano i profumi di un tempo, le stesse facce, e le emozioni. E quando segnava la squadra del cuore, si sentivano le urla delle case vicine che erano le stesse della casa propria, perché il pranzo della domenica era un rito comune.
Anche prima tutto ruotava intorno alla partita: l'ora di sedersi a tavola e quella di alzarsi, e le parole, i racconti, e il silenzio quando attaccava la propia squadra, ma era una festa. La TV di oggi, invece sta cambiando l'ultimo grande rito della famiglia italiana: mangiare insieme nel giorno di festa.


Buona domenica= che vinca la squadra del cuore, altrimenti l'ambiente festivo diventava un funerale!

2 commenti:

Mariló ha detto...

Rita Pavone, mi piaceva così tanto da bambina!!!

Silvia ha detto...

Aaah! I panzarotti!!! Ho mangiato qualche volta questo cibo... e mi piace tantissimo :) tipico del sud, certo.