Forza, Italia è il nuovo libro di Bill Emmott, ex-direttore del prestigioso settimanale inglese «Economist», ora free lance giramondo e fresco nuovo editorialista de «La Stampa».
È un compendio di humour tutto inglese, se si ricordano le furibonde polemiche che negli anni scorsi hanno contrapposto il severo settimanale britannico al presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, che lo giudicò «unfit», ovvero inadatto a governare.
Attenzione il titolo è «Forza, Italia», con una virgola che divide il giornalista dalla visione di Silvio Berlusconi, pur condividendo con quest'ultimo l'ottismismo, aspetto istintivo del primo ministro italiano, senza, però, cadere nella trappola della provincialissima mania italiana di affibbiare a tutti un'etichetta: destra-sinistra, berlusconiano-antiberlusconiano. Insomma, in questo libro, Emmott si avventura in un viaggio italiano per contraddire la cattiva opinione che gli italiani hanno di sé; è un reportage su ciò che di buono si muove in Italia.
Nessun giapponese s'è mai stupito del fatto un giornalista studiasse il Giappone e ci lavorasse per ricavarne dei libri.
Attenzione il titolo è «Forza, Italia», con una virgola che divide il giornalista dalla visione di Silvio Berlusconi, pur condividendo con quest'ultimo l'ottismismo, aspetto istintivo del primo ministro italiano, senza, però, cadere nella trappola della provincialissima mania italiana di affibbiare a tutti un'etichetta: destra-sinistra, berlusconiano-antiberlusconiano. Insomma, in questo libro, Emmott si avventura in un viaggio italiano per contraddire la cattiva opinione che gli italiani hanno di sé; è un reportage su ciò che di buono si muove in Italia.
Nessun giapponese s'è mai stupito del fatto un giornalista studiasse il Giappone e ci lavorasse per ricavarne dei libri.
Sicuramente un francese non si stupirebbe se uno straniero si interessasse al suo paese.
Un inglese potrebbe al massimo sorriderne, ma troverebbe la cosa assolutamente normale e, probabilmente. si allontanerebbe in punta di piedi con la scusa di non disturbare per evitare di doverlo aiutare.
Insomma non accade in nessuna parte del mondo. Solo in Italia.
Comincia da questa disarmante constatazione il nuovo libro di Emmott che attacca sia la sinistra che la destra, dipende da chi fa la parte del cattivo.
(foto da internet)
La grande frattura non è dunque tra destra e sinistra, nord e sud, ma tra Mala Italia e Buona Italia. Tanti piccoli eroi di quest'ultima sono i protagonisti di un libro che ha un'ambizione: insegnare agli italiani l'ottimismo sull'Italia.
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