Il New York Times ci fa riflettere. Quand'è stata l'ultima volta che siamo usciti dal cinema con una bella battuta che ci è rimasta in testa? Ricordate Forrest Gump: «La vita è come una scatola di cioccolatini».
Forse perché il contenuto, il più delle volte, non è per niente dolce, ma le frasi memorabili del grande schermo sembrano ormai scomparse. Quelle battute che non sono soltanto una curiosità da appassionati, bensì rappresentano anche l'indice della vitalità dell'arte.
Cinque anni fa l'American Film Institute chiese a un panel di 1500 operatori del cinema di stilare la classifica delle battute migliori. Nella top ten il film più giovane aveva trent'anni: Guerre Stellari. La frase celebre? Suvvia: «Che la forza sia con te».
In vetta alla classifica di Hollywood è stato incoronato l'immortale Via col vento: «Francamente me ne infischio». E al numero due svetta l'altra battuta del cinema più famosa di tutti i tempi, da Il Padrino: «Gli farò un'offerta che non può rifiutare».
E chi si sognerebbe oggi di sfidare questi pesi massimi?
No, non ci sono più le battute di una volta. Il New York Times, che non vuole farsene una ragione, ha provato a chiederlo agli esperti: perché? Chissà, è la risposta raccolta, perché magari oggi in un film conta più l'immagine, e anche qui, come nel resto del mondo sempre più virtualizzato, la parola è la prima a scomparire.
Lo scrittore Laurence Mark, sceneggiatore di Jerry Maguire, non se la sente di dare la colpa agli sceneggiatori. E allora, che dire dei traduttori? Per esempio la frase d'amore spezzato di Mark, famosa, «You had me at hello!», in italiano non ha avuto alcuna sorte: «Mi avevi già convinta al ciao!». La versione italiana, in realtà, non rende giustizia alla frase; infatti sembra che Renéé Zelleweger stia parlando, delusa e tra le lacrime, a Tom Cruise, che vuole riconquistarla, del mitico motorino, e non che lui l'aveva saputa riconvincere...
Colpa o no della traduzione, la domanda sorge spontanea: perché la battuta non scatta più come una volta?
(foto da internet)
Casablanca ha ben sei frasi nella top cento dell'American Film Institute, a partire dalla mitca «Suonala ancora, Sam».
Probabilmente, la maggior parte delle battute dei film di oggi si perdono, ma quelle che rimangono un po' più nella mente del pubblico sembrano aver perso quella laconicità prima tanto apprezzata, proprio fino a Forrest Gump, ancora lui, con quello slogan che è diventato una specie di manifesto degli ingenui di tutto il mondo: «Stupido è chi lo stupido fa».
(foto da internet)
Un esempio sembra Oliver Stone e la famosa frase del primo Wall Street: «L'avidità è giusta». Mentre la frase "famosa" del sequel uscito 15 anni dopo sarebbe «Tu smetti di dire bugie su di me e io la smetterò di dire la verità su di te». Bella frase, ma non non universale.
Insomma, non ci sono più le battute di una volta. E se qualcuno prova a dire il contrario, via, sapete già come smontarlo: «Lascia perdere, Jack: è Chinatown». Ma, state tranquilli: «Domani è un altro giorno» .
1 commento:
Bell'articolo, sono rimasta colpita ... "al cuore, Ramón, al cuore..."
Ciao
Mafalda
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