venerdì 20 ottobre 2017

Lavoretti manuali (II): rammendare un calzino


(foto da internet)


Kintsugi è una parola giapponese che cela una vera e propria filosofia di vita: sta per riparare un oggetto rotto,  ma, allo stesso tempo, significa valorizzare le cose e la loro anima, le cui ferite (sotto forma di sbeccature, crepe e quant'altro) sono solo percorsi accidentali nella loro bellezza naturale. In Giappone, ad esempio, si riparano gli oggetti rotti con l’oro e non la colla. È tutto dire...
Ma nella nostra società esiste ancora uno spazio per l’anima delle cose? Lo spreco e la velocità nei consumi di qualsiasi oggetto ci spinge sempre più verso il pragmatismo dell'usa e getta
Negli USA, in questi ultimi anni, è sorta, ad esempio, The Repair Association, un'associazione di abili riparatori pronti a dare una nuova possibilità alle cose rotte, ferite, sbeccate...

La Repair Association, da un parte, incita a cambiare rotta nei nostri comportamenti di consumatori e, dall'altro,  rivendica il diritto di riparare di tutto, dal telefonino al trattore... 


(foto da internet)


Il nostro piccolo contributo al kintsugi è, oggi, il rammendo di un calzino. 
Dice un proverbio modenese: "È peggio il rammendo che il buco nel vestito". Verissimo. Quindi, attenzione (!) si comincia dalla scelta del filo che, come vedemmo nel post dedicato all'attaccatura di un bottone, dovrà essere dello stesso colore, e dello stesso spessore, della trama del calzino. 
A continuazione bisogna scegliere l'ago: se il calzino è grosso dovrete usare un filo più spesso e quindi anche l'ago dovrà essere più grande. 

Per evitare ferite sul pollice, vi consigliamo di usare un ditale oppure di scegliere un buon un ago da rammendo, che non è acuminato. Annodate bene il filo alla fine e usate l'ago dall'interno verso l'esterno del calzino, in modo che il nodo resti all'interno del calzino.


(foto da internet)


Un oggetto assai utile per il rammendo è il cosiddetto uovo. Si tratta di un oggetto ovale in legno, facilmente reperibile in merceria o al mercato, che vi aiuterà a tendere il calzino bucato e a vedere bene l'estensione del buco. 
Un'altra operazione indispensabile è quella di spuntare bene tutti i bordi irregolari. Per far ciò si usano le forbici da cucito. In questo modo vengono eliminati i fili svolazzanti che escono dal buco. 
Passiamo al rammendo vero e proprio: ora dovrete passare l'ago in un'estremità del buco, eseguendo un punto filza attraverso tutto il buco. Il punto filza è uno dei punti basilari del cucito. Non è molto complicato: consiste nel passare ago e filo dall'interno del calzino verso l'esterno, per poi passare all'estremità opposta del buco, e da qui, di nuovo, si passa l'ago dall'interno all'esterno del calzino. 



(foto da internet)

Il punto filza va ripetuto varie volte, andando avanti e indietro finché il buco non verrà chiuso con una trama di punti paralleli.
Ci siamo quasi! Se volete, e se siete veramente esperti in cucito, potrete eseguire dei punti perpendicolarmente a quelli appena realizzati. In questo modo rinforzerete il rammendo appena fatto. 
Ricordate un altro proverbio: un punto in tempo ne salva cento, e cioè se notate un piccolo buco in un calzino, eseguito subito il rammendo senza aspettare di dover riparare un danno più grave.
Per i più maldestri (niente paura!), ecco a voi un tutorial  sul rammendo (vedi>>).
Buon lavoro!




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