lunedì 11 marzo 2019

Romanità in due valori


(foto da internet)

Secondo il dizionario, il termine romanità [derivato da romano], ha due valori: il primo, non comune,  è la qualità di romano, e cioè l’essere romano. Il secondo è l’insieme delle tradizioni che s’incentrano in Roma, in quanto considerata punto d’irraggiamento dei valori universalistici espressi dalla civiltà romana prima e dalla Chiesa di Roma poi.
L'essere romano (de Roma) è quel che ci interessa e nella fattispecie il sapere usare correttamente alcune espressioni che, via via, si sono diffuse anche al di fuori della capitale. È il caso di sti cazzi e me cojoni.
L’espressione  sti cazzi equivale all'italiano chi se ne frega. Invece, per esprimere sorpresa, in romanesco si usa l’espressione me cojoni!, con valore di mi prendi in giro, non ci credo.... 



(foto da internet)

Per chiarire il concetto ecco a voi una magistrale lezione sull'uso corretto delle due espressioni sopraccitate, tenuta dall'attore Marco Giallini (vedi>>), noto al grande pubblico per aver interpretato il commissario romano Rocco Schiavone in una serie televisiva italiana prodotta dal 2016 e trasmessa da Rai 2
La serie in questione  è tratta dalle opere letterarie dello scrittore Antonio Manzini incentrate sul personaggio immaginario di un poliziotto borderline dal carattere burbero, irascibile e insofferente alle regole. 



(foto da internet)

Rocco Schiavone, vice questore aggiunto della polizia, da tempo vedovo, viene trasferito da Roma ad Aosta per motivi disciplinari. Ritrovatosi catapultato in una realtà che mal sopporta, completamente diversa da quella in cui è sempre vissuto, porta comunque avanti il suo lavoro investigando sui crimini che sconvolgono il tranquillo capoluogo valdostano, ricorrendo sovente a metodi al limite della legalità. Presenza costante nella sua vita è il ricordo della moglie Marina, che sotto forma di allucinazione ne riempie la quotidianità.

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