mercoledì 2 aprile 2014

Happy in Fiat?



(foto da www.repubblica.it)



Un messaggio aziendale o davvero una fabbrica felice? Servirebbe un sondaggio tra i dipendenti della Fiat di Melfi per comprendere cosa ci sia di vero dietro il video che spopola in rete in cui i lavoratori della fabbrica potentina del Lingotto ballano sulle note di "Happy" del dj americano Pharrell Williams. 
Insomma, laa Happymania arriva anche nello stabilimento del Lingotto dove si produce la Punto. Dal direttore agli operai tutti ballano e cantano sulle note del celebre brano musicale del dj americano. Il dubbio è che si tratti di uno spot aziendale. Critica la Fiom, "E' una barzelletta".

Ballano in molti, in fabbrica, dal direttore agli operai, passando dagli impiegati ai quadri. Tutti in divisa, sorridenti e a favore di telecamere. Non sembra un video nato dall’improvvisazione o dalla trovata scanzonata di qualche operaio. Ballare “Happy” è un tormentone che ha reso la celebre canzone ancora più famosa da quando gli autori hanno lanciato la moda di girare il video con sconosciuti in ogni parte del mondo. Da allora, da tutte le città, sono arrivate in rete riprese di ogni tipo, più o meno felici, ma che insieme hanno generato un fenomeno mondiale. 

 

La Fiat da buona azienda globale non è stata da meno e sembra aver colto l’occasione al balzo per cercare di rilanciare l’immagine di un ambiente di lavoro pieno di tensioni, culminate con il caso di Pomigliano in cui l’amministratore delegato, Sergio Marchionne ha messo al bando i rappresentanti sindacali della Fiom.

"E' una barzelletta"
, è stato il commento di Marco Pignatelli, licenziato con Giovanni Barozzino e Antonio La Morte, nell'estate del 2010 con l'accusa di aver interrotto la produzione durante una manifestazione interna, ma poi tornato in fabbrica insieme agli altri due. "Già si lavora poco, i problemi li conoscono tutti - ha continuato - ormai non abbiamo neanche il tempo per bere un po' di acqua. Secondo me dentro non c'erano operai di linea. Sarei pronto a scommetterci. Erano soprattutto capi e gente vicina".

Emanuele De Luca, segretario della Fiom della Basilicata ha annunciato un volantinaggio per manifestare sdegno verso questa iniziativa che offende i lavoratori della Fiat. Dello stesso avviso, il responsabile nazionale auto della Fiom, Michele De Palma: "Immaginiamo che l'allarme sulla scarsa produttività e sull'assenteismo negli stabilimenti Fiat, che ha portato la direzione aziendale a pretendere turni massacranti e penali sui primi tre giorni di malattia, sia cessato, almeno per alcuni. Mentre il direttore dello stabilimento di Melfi, insieme ad alcuni dipendenti scelti da lui, ha anche il tempo di ballare durante i turni, tutti gli altri lavoratori sono costretti ad un aumento dei ritmi e dei carichi di lavoro. Invece che mettere in scena l'ennesima sceneggiata - prosegue De Palma -, sarebbe meglio che la Fiat affrontasse il problema della condizione di lavoro nei suoi stabilimenti, restituendo ai lavoratori le pause necessarie per evitare infortuni e danni alle articolazioni e facendo rientrare tutti i suoi dipendenti"


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