(foto a internet)
Il cosiddetto caffè sospeso è una tradizione dei bar di Napoli. Quando si ordina un caffè sospeso, il cliente paga due caffè ma ne riceve uno solo. In questo modo, quando un'altra persona entra nel bar può chiedere se c'è un caffè sospeso, e, in caso affermativo, riceve un caffè come se gli fosse stato offerto dal primo cliente. Questa tradizione fu un'usanza viva nella società napoletana per diversi anni che è andata declinando.
Pochi anni or sono, lo scrittore Luciano De Crescenzo raccolse ed elaborò una serie di articoli di giornali, considerazioni e aneddoti sul tema, intitolandoli, appunto, Il caffè sospeso. Afferma lo scrittore partenopeo:
"Quando un napoletano è felice per qualche ragione, invece di pagare un solo caffè, quello che berrebbe lui, ne paga due, uno per sé e uno per il cliente che viene dopo. È come offrire un caffè al resto del mondo..."
Nel 2011, la "Rete del Caffè Sospeso" istituì la "Giornata del Caffè Sospeso" con l'appoggio di diverse associazioni culturali e del sindaco di Napoli Luigi De Magistris.
Orbene, la tradizione ha varcato i confini della città partenopea e si sta affermando anche al nord: a Milano, infatti, in alcuni bar, ha attecchito l'usanza del caffè sospeso.
Nella città lombarda, però, sono andati ben oltre: hanno lanciato, infatti, le bollicine sospese, un aperitivo con birra e patatine da offrire all'umanità.
2 commenti:
è uno dei miei più bei ricordi d'infanzia. I clienti del negozio di mio padre, dopo l'acquisto, si fermavano nel bar vicino a bere il caffé e ne lasciavano di sospesi, anche più di due. A volte i sospesi avevano un destinatario. P. es.: per i commessi del negozio di papà.
Caro Paolo, non sapevo di questa usanza. Mi sembra fantastica!
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