Le
alghe sono organismi vegetali autotrofi capaci di trasformare le sostanze inorganiche,
presenti nell'ambiente in cui vivono, in sostanze organiche per produrre i principi
nutritivi necessari alla loro vita, utilizzando l'energia della luce solare che,
tramite la fotosintesi clorofilliana, è trasformata in energia chimica.
Il loro habitat è costituito dalle acque salate di mari e oceani, dalle acque
dolci di laghi, fiumi, stagni e persino da piccole raccolte di acqua come le pozzanghere,
che sono colonizzate da esseri viventi microscopici animali e vegetali, come appunto
le alghe.
La classificazione delle alghe è molto complessa per via del grande numero di
specie conosciute, oggi se ne contano circa 18.000, e per le forme e le dimensioni
molto variabili, da organismi unicellulari microscopici, fino ad alcune specie
marine gigantesche, che possono raggiungere anche notevoli lunghezze.
Le alghe unicellulari sono determinanti per l'economia del nostro pianeta, poiché
fanno parte del fitoplancton, dal cui metabolismo è prodotto circa il 50% di tutto
l'ossigeno fornito dai vegetali presenti sulla terra, e che inoltre riveste grande
importanza come anello iniziale della catena alimentare dell'ambiente acquatico.
Le alghe pluricellulari vivono a diverse profondità e in funzione di ciò presentano
colorazioni variabili: possiamo distinguere Alghe Verdi in cui la clorofilla è
ben evidente, Alghe Rosse, in cui il verde della clorofilla è mascherato dalla
contemporanea presenza di pigmenti rossi, Alghe Brune che presentano un colore
verde scuro tendente al marrone, Alghe Azzurre contenenti pigmenti color blu-violaceo
(anche se le moderne classificazioni le inseriscono fra i Cianobatteri, il termine
Alghe Azzurre è ormai entrato nell'uso comune). La presenza dei pigmenti è funzionale
alla lunghezza d'onda della luce presente alle profondità dell'habitat in cui
ciascun gruppo vive, poiché i vari pigmenti variamente colorati sono capaci di
captare la poca energia luminosa che giunge sott'acqua e trasferirla alla clorofilla,
attivandola e rafforzandone l'azione fotosintetica.
Le alghe sono utilizzate dall'uomo da millenni: ancora oggi esse sono usate come
concimi e fertilizzanti in agricoltura, come mangimi e integratori in zootecnia,
come alimenti e integratori di alto valore nutritivo nell'alimentazione umana.
Esse costituiscono fin da tempi antichissimi un alimento comune nella dieta di
molti popoli, soprattutto orientali, come i Cinesi e i Giapponesi.
Il valore nutritivo delle alghe è dato dai suoi principali componenti: carboidrati,
proteine, presenti mediamente intorno al 35%, talvolta fino al 70%, e inoltre
acidi grassi Omega 3, antiossidanti,
vitamine, fra cui betacarotene e vitamine del gruppo B, sali minerali e oligoelementi,
di cui le alghe sono particolarmente ricche, come il ferro e lo iodio.
Quest'ultimo è particolarmente abbondante, per cui l'uso alimentare delle alghe
è molto utile nella prevenzione delle patologie della tiroide, quando sia indicata
un'integrazione di iodio; di contro, si deve tener conto della presenza di iodio
nelle alghe quando vi sia già una patologia tiroidea conclamata, che richieda
terapie farmacologiche specifiche, per evitare interferenze.
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