mercoledì 20 aprile 2011

Una Pasqua al cioccolato

(foto da internet)


Gastronomia regionale a parte, regina di Pasqua per eccellenza è sua maestà il cioccolato. Sì è vero, è una bomba calorica, ma sono sempre più gli studi che dimostrano che, se usato con "cautela", ha effetti benefici sulla circolazione e sull'attività cerebrale. Non importa se il cioccolato sia fondente, al latte o bianco.




(foto da www.repubblica.it)


Theobroma cacao, nutrimento celeste fin dal nome (theos, che è dio e broma, nutrimento). Innanzitutto bevanda, talmente apprezzata e diffusa che, nella Fisiologia del gusto, Brillat Savarin la definì come "alimento salubre quanto gradevole, nutriente e di facile digestione, molto adatta alle persone che compiono un forte lavoro intellettuale". E se il fondatore della moderna gastronomia non scrisse del cioccolato solido è solo perché morì 21 anni prima che venisse "inventato" dalla ditta Fry di Bristol, alla fine del Settecento.
Il motivo, però, delle qualità che venivano attribuite empiricamente al cioccolato, che sotto forma di uova è diventato simbolo della Pasqua, si scoprirà più di un secolo dopo. Grandi quantità di antiossidanti, flavonoidi, catechine, procianidine e, non ultimo, sostanze chimiche che provocano una lieve euforia stimolando la produzione nel cervello di oppiacei naturali. Tutto questo al "costo" di poco più di 500 calorie all'etto.






(foto da internet)





Insomma è una specie di pillola del buonumore, gratifica e piace a tutti, ed è per questo che, pur avendo un profilo nutrizionale non desiderabile, lo si concede a piccole dosi. Tre quadretti, circa 30 grammi, con un panino piccolo da 50 grammi, sono una buona merenda per i bambini, perché i grassi del cioccolato sono compensati dal pane.


Però, detto questo, non significa che sia un alimento salutistico, e non si può mangiarlo pensando ai benefici in termini di antiossidanti e di prevenzione.
Eppure di vantaggi provati da una serie non indifferenti di studi scientifici il cioccolato ne ha molti: uno statunitense sul Journal of Proteome Research ha dimostrato come 40 grammi di fondente al giorno per due settimane riducono i livelli dell'ormone dello stress in persone altamente tese. Una meta-analisi condotta dall'università di Adelaide, in Australia, ha concluso che il fondente funziona più del placebo nell'abbassare la pressione riducendo anche l'ipertensione.


Ovvio che si tende a mettere anche in guardia dai possibili effetti dietetici, considerata l'alta densità energetica del cioccolato, ma per i ciocco dipendenti c'è anche una ricerca che giustifica chi non riesce davvero a farne a meno. Per la prima volta, infatti, è stato dimostrato che alcune persone sono "programmate" per amare il cioccolato. Niente meno che un imprinting biochimico, che ha a che fare con il sistema metabolico e che potrebbe essere "misurato" in un prossimo futuro da appositi test su sangue e urine.




(foto da internet)


Permetteteci un consiglio: dopo Pasqua, nel caso in cui abbiate ancora la casa sommersa di cioccolato, provate a riciclarlo, trasformandolo in gustosi dessert da servire a fine pasti o da portare a cena da amici.



Per chi invece, stoico, desidera consumare il cioccolato puro, ricordate che a dispetto di tutto e tutti, è un buon alleato della salute se mangiato nelle giuste quantità.





Quindi, alla luce dei fatti, diciamo pure sì al cioccolato, e se vi lote cimentare a fare un uovo in casa


Buona Pasqua a tutti e ci rivediamo su Chiodo mercoledì 4 maggio.



(foto da internet)

1 commento:

Pilar ha detto...

Buona Pasqua a tutti!!!!
Spero sia così dolce come questo post.