lunedì 20 dicembre 2010

Anche i turisti pagano le tasse ... a Roma




A partire dal primo gennaio 2011, a Roma, i turisti dovranno sborsare un contributo giornaliero a persona: è la «tassa di soggiorno» che il turista versa alle casse del Comune che lo ospita. Il sovrapprezzo si pagherà direttamente nella struttura e sarà di 3 euro a notte negli alberghi a quattro e cinque stelle e di 2 euro a notte in tutte le altre strutture ricettive di Roma, per un massimo di 10 giorni.
La conferma sull'introduzione della tassa di soggiorno per i turisti è arrivata dal sindaco Alemanno, che ha proposto questa misura, per ripianare il debito da 9,6 miliardi del Campidoglio «È giusto che i turisti contribuiscano alle spese del comune di Roma perché la loro presenza è uno dei motivi dello squilibrio di bilancio».



Queste entrate sono state pensate dal Comune per ridare ossigeno alla situazione economico finanziaria e rimpolpare le sue casse sempre più smilze. Una tassa del genere significherebbe un’entrata per le casse capitoline di oltre 30 milioni di euro. Con questo denaro Roma potrebbe dare una sistemata ai siti archeologici e offrire una serie di ulteriori servizi al turista.
Da ricordare comunque che l’amministrazione comunale romana ha stabilito anche altre forme di contributo alla “giusta causa” del sostegno al comparto. Sono previsti, infatti, pagamenti da parte dei bus turistici aperti che svolgono i tour dei monumenti, dei battelli sul Tevere e dei servizi balneari. Qui la tassa varia da 1 a 3 euro, a seconda dei servizi.

Una svolta attesa da almeno un decennio, un provvedimento preparato più volte e più volte riposto nel cassetto. Ora la crisi economica rende inevitabile la sua introduzione che, al di là della polemica, è già realtà non solo nelle maggiori capitali e non solo d'Europa. I turisti che soggiornano a New York sono soggetti a ben due tasse: l'hotel tax è pari al 14,75% del costo totale, mentre la occupancy tax ha un costo di circa 3,5$ al giorno. In Europa le tassazioni sono molto meno pesanti, ma comunque vanno prese in considerazione prima di prenotare: a Barcellona la tassa di soggiorno è pari al 7% del costo totale, ad Amsterdam si accontentano del 5%, a Budapest del 3%, mentre a Parigi la tassa di soggiorno c'è, ma è piuttosto irrisoria, visto che varia dai 20 centesimi all'euro e cinquanta in base alla tipologia e al livello della sistemazione in cui si pernotta.
E voi che ne pensate?

1 commento:

hotel ha detto...

Non trovo giusta questa iniziativa, di certo non aiuterà il turismo che è una delle maggiori ricchezze dell'Italia, Roma in testa