lunedì 13 dicembre 2010

El circo de las ilusiones




Madrid dedica una splendida retrospettiva a un grande maestro del neorealismo italiano, Federico Fellini. "El circo de las ilusiones” è il titolo dell’esposizione che potrà essere visitata fino al 26 dicembre al Caixa Forum di Madrid. Si rende tributo al regista nelle sue mille implicazioni artistiche, al suo passato di caricaturista, al contesto neorealista italiano, al mondo di personaggi circensi e indimenticabili, al libro dei sogni. L'idea che sottende la mostra è di contestualizzare l'opera di Fellini e le sue fonti, spiegando i meccanismi di creazione del maestro del cinema, premiato da Hollywood con ben otto Oscar. Attraverso l'esposizione di 400 tra disegni, fotografie, filmati di repertorio inediti si mostra al pubblico il mondo di Fellini secondo un approccio inedito, organizzandolo in quattro temi centrali, “Fellini e la Cultura Pop”, “Fellini nella sua opera”,"”La Città delle Donne” e” Fellini o l'invenzione biografica”.


© David Secchiaroli, foto di Tazio Secchiaroli

Sam Stourdzé, curatore della mostra, nel presentare ai media l'esposizione ha spiegato:
Spesso pensiamo allo stravagante universo di Fellini come frutto dell'immaginazione, ma di fatto il materiale di base su cui lavorava era la realtà, dalle riviste alle fotografie divorate fin dall'infanzia alla stampa.



Ad esempio, la celebre scena iniziale de "La dolce vita", in cui un elicottero sorvola Roma trasportando sospesa nel vuoto una statua di Gesù, fu considerata blasfema e vietata dalla censura in alcuni Paesi, fra i quali la Spagna franchista. Ma la mostra ricorda che, quattro anni prima di girare il film, un notiziario cinematografico cattolico mostrava l'atterraggio di un elicottero in piazza Duomo, a Milano, per raccogliere una statua di Gesù Cristo fra gli applausi dei curiosi, e trasportarla in Vaticano.



Così come il mitico bagno di Anita Ekberg nella Fontana di Trevi, ispirato allo striptease di una ballerina libanese e attrice di serie B, Aiche Nanà, durante una serata al Rugantino di Roma nel 1958, che suscitò lo scandalo che per settimane tenne banco sulla stampa italiana, come testimonia la rivista Tempo, inclusa nella mostra, assieme alle foto dell'epoca.
Fellini è riuscito a portare su pellicola un immaginario visionario e allo stesso tempo significativo ed emozionante: questo suo mondo ora viene esplorato nel suo fascino immortale in questa mostra da non perdere!

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