Nel 1947, poco dopo la fine della guerra, una canzone intitolata Civilization -in italiano adottò il suggestivo titolo di Bongo Bongo Bongo-, è in testa nella hit parade.
La canta, a modo suo, il grande Natalino Otto, iniziatore del genere swing nel nostro paese. La canzone, interpretata da Renzo Arbore, è questa:
Ebbene, molti anni dopo, ci siamo risvegliati con questo motivetto nell'orecchio a causa di una giovane ragazza marocchina che, a quanto pare, avrebbe frequentato le feste organizzate da Berlusconi (sì, il nostro premier!) nella sua villa di Arcore. Questi i fatti:
Oltre a rispolvere, per l'occasione, la sopraccitata canzone i tormentoni sul Bongo Bongo (o Bunga Bunga, versione 2010) hanno invaso il web. Ve ne proponiamo alcuni:
a) quella di Elio e le storie tese:
b) la versione radiofonica del deputato futurista Luca Barbareschi:
c) Il Bunga party:
Meglio, comunque, la versione originale di Natalino Otto e il mitico duetto tra la Carrà e l'indimenticabile Alberto Sordi.
Come siamo caduti in basso (anche musicalmente)!
2 commenti:
caduti in bassissimo!
Finalmente sono riuscita a capire cosa fosse "bunga bunga". Mai sentito! E devo dire che non è niente di bello.
Salutoni!
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