(foto da internet)
Mentre eravamo in vacanza, è scomparso un grandissimo interprete della musica italiana: Nicola Arigliano, un vero e proprio idolo per gli amanti del jazz e dello swing.
Arigliano fece parte, negli anni '50, di un interessante gruppo di cantanti swing, tra i quali fanno spicco Natalino Otto (ascolta>>) e Alberto Rabagliati (ascolta>>).
Tra i maggiori successi di una lunga carriera divisa tra il jazz e le apparizioni in tv, ricordiamo le canzoni Un giorno ti dirò, Amorevole, I sing ammore, Devi ricordare, Permettete signorina, Arrivederci, Simpatica e 20 km al giorno.
Nel 1958 partecipò a Canzonissima e, successivamente, si fece notare in un programma televisivo dal titolo Sentimentale, condotto da Lelio Luttazzi, al quale partecipava, come ospite fisso, al fianco di Mina.
L’omonima sigla diventò un disco di successo, inciso da entrambi i cantanti in due versioni differenti.
Arigliano conobbe anche un certo successo grazie alla sua apparizione nello spot del digestivo Antonetto (vedi>>).
Con squisita ironia introdusse il jazz in Italia e ci fece conoscere alcune stupende canzoni americane, come ad esempio, Sixteen tons, cantata con la sua particolarissima voce bassa.
Da anni era ospite fisso ad Umbria Jazz.
L’ultima sua apparizione pubblica era stata a Sanremo, nel 2005, dove aveva presentato il brano Colpevole, che vinse il premio della critica.
Sul palco del teatro Ariston ricevette da Pippo Baudo un diploma con un disco d'Oro per il suo album My name is Pasquale.
Da qualche tempo, a causa delle cattive condizioni di salute, teneva esclusivamente piccoli concerti, quasi in forma privata, nel Salento, dove abitava in un centro per anziani.
Ci piace ricordarlo con la sua immancabile coppola in testa, naïf innamorato della grande musica americana.
Grazie per averci insegnato il jazz. Ciao Nicola!
3 commenti:
Accidenti, se ne stanno andando veramente i migliori, senza retorica.
Ieri Raimondo Vianello.
Che tristezza.
Mafalda
Non conoscevo questo cantante, mi piace.
Sara
È stato un grandissimo musicista. Era un uomo semplice, attaccato alla sua terra. Ci mancherà.
Giuseppe
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