(foto da internet)
Lunedì scorso abbiamo avuto il piacere di presentare alla EOI di Sagunt l'antologia di poeti valenzani Le voci di un popolo, Edizioni dell'Orso. Le poesie sono state tradotte in italiano dal nostro chiodino Gianpiero Pelegi, Dionís Martínez, presente nell'antologia sia come poeta che traduttore, e da Giuseppe e Valentina Zirilli.
Si è scelto di fare questa antologia, perché negli ultimi anni il pubblico italiano ha avuto modo di avvicinarsi anche al variegato mondo della poesia grazie alla pubblicazione di testi di poeti fondamentali della letteratura catalana moderna e contemporanea, dove, però, la poesia valenzana è scarsamente rappresentata. L'obiettivo principale dell'antologia è colmare, almeno in parte, questa importante lacuna e far conoscere al pubblico italiano il caleidoscopico mondo della poesia valenzana.
Gli autori, nel 2016, avevano già presentato un libro di poesie di Andres Vicent Estellés, il poeta più noto del panoramo poetico valenzano La gioia della strada.
(foto da internet)
L'antologia di poeti valenzani deve il titolo proprio ai famosi versi di Estellés:
Assumiràs la veu d'un poble/ Porterai su di te la voce di un popolo.
E si prefigge di dar a conoscere al pubblico italiano alcune voci poco note in Italia. Gli autori ricordano che non si tratta di un inventario della poesia valenzana moderna e contemporanea, ma vuole rappresentare un primo approccio a poeti, a volte distanti tra loro, a cavallo tra il XX e XXI sec., che testimoniano un'altra espressione di una cultura tutta da scoprire.
(foto da internet)
Poi abbiamo letto alcune poesie con la traduzione a fronte in italiano e abbiamo goduto della lettura delle poesie, fatta da professori e studenti della EOI dei dipartimenti di valenzano e italiano, con musica di sottofondo, grazie alla cortesia di una studentessa musicista che ha amenizzato la lettura con il rabab.
La presentazione dell'antologia è stata una delle tante attività presenti alla EOI di Sagunt durante la settimana culturale, dal 15 al 17 aprile, con l'intenzione di avvicinare lo studio di una lingua alla cultura di cui le lingue sono portatrici.
È stato un vero piacere!
Vi auguriamo una Buona Pasqua e ci rivediamo online il prossimo 3 maggio!
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