lunedì 15 aprile 2019

La Scala Santa restaurata


(foto da internet)

La Scala Santa è la scala salita da Gesù per raggiungere l'aula dove fu interrogato da Ponzio Pilato prima della crocifissione. Ce ne sono molte in giro: Gerusalemme ci sarebbe quella percorsa da Gesù; Lourdes, in Francia, essa è posta all'interno del percorso della Via Crucis; Torino, nella Chiesa di San LorenzoFabriano in provincia di Ancona, si trova nella chiesa di Sant'Onofrio...
Quella più famosa è senz'altro quella di Roma, che in questi giorni è stata riaperta al pubblico dopo lunghi lavori di restauro.



(foto da internet)

Per due mesi i pellegrini potranno percorrere la Scala Santa in ginocchio direttamente sui gradini originari, senza la copertura lignea voluta da Innocenzo XIII nel 1723 e ora in restauro, e potranno inoltre osservare il nuovo volto dei meravigliosi affreschi. La Scala Santa di Roma, fa parte di un complesso denominato pontificio santuario della Scala Santa e si trova nelle immediate adiacenze della basilica di San Giovanni in Laterano.
La leggenda, di origine medievale, afferma che si tratterebbe della scala stessa salita da Gesù per recarsi nel palazzo di Ponzio Pilato, e che sarebbe stata trasportata a Roma da Sant'Elena Imperatrice, madre di Costantino I, nel 326.



(foto da internet)

L'edificio chiamato Scala Santa è un complesso edilizio fatto edificare alla fine del XVI secolo da papa Sisto V come nuovo patriarchìo del vescovo di Roma, in sostituzione del precedente, demolito per la nuova costruzione. 
Realizzato da Domenico Fontana nel 1589, il palazzo comprende la Scala Santa vera e propria, e cioè un insieme di 28 gradini di marmo bianco rivestiti da una protezione di legno, attualmente ritirata, affiancata da altre quattro rampe di scale, due alla sua destra e altrettante alla sua sinistra,  la cappella di San Lorenzo in Palatio, detta Sancta Sanctorum, e cioè la cappella privata del papa, vescovo di Roma, fino agli inizi del XIV secolo; è in questa cappella che è custodita l'Acheropita lateranense, ossia la pala d'altare della cappella papale, e poi ancora  l'oratorio di San Silvestro in Palatio, cui si accede dalla prima rampa di scale a destra; affiancano l'edificio l'oratorio del Santissimo Sacramento al Laterano e il Triclinium Leoninum.



(foto da internet)

La Scala Santa propriamente detta, ha ventotto gradini che furono messi in opera cominciando dall'alto, perché non fossero calpestati dai piedi dei muratori, ma toccati solamente dalle ginocchia dei fedeli oranti.
Nel XVI secolo le pareti furono abbellite da affreschi dipinti da Andrea Lilli, Giovan Battista Ricci, Giacomo Stella, Paris Nogari, Paul Bril, Giovanni Baglione, Prospero Orsi e altri.
Fu papa Innocenzo XIII a voler ricoprire i gradini con tavole di noce, per impedirne l'usura. Ancor oggi molti fedeli cattolici salgono in ginocchio tutta la scala, pregando e chiedendo grazie. Il restauro ha messo in evidenza i segni del passaggio di chi veniva a chiedere perdono, a dichiarare la sua fede, e con la punta del piede faceva pressione al centro del gradino inferiore per salire, in ginocchio, su quello successivo. I gradini sono stati ripuliti e per 60 giorni  saranno privi del tavolato settecentesco che tornerà al suo posto dopo il restauro.



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