(foto da internet)
Una scaffalatura altissima, fatta a cuneo come tutto il resto del
progetto degli architetti Herzog & de Meuron. Il vertice di quegli ultimi libri là in
cima, si
staglia contro il vetro totale di soffitto e pareti come una piramide
conficcata in cielo. È quel che da ieri potranno vedere tutti coloro che vorranno approfittare
della grande Sala di Lettura all’ultimo piano della nuova sede della
Fondazione Giangiacomo Feltrinelli.
(foto da internet)
Fino al 17 dicembre la programmazione ruoterà attorno al programma intitolato Voices and Borders.
Cinque giorni di letture, proiezioni, incontri e spettacoli organizzati
in collaborazione con Comune e Fondazione Cariplo per presentare quelle
che la Fondazione ha chiamato «sfide di cittadinanza»: Partecipazione,
Confini, Sostenibilità, Fonti e Memoria. Una giornata, una sfida. Ogni
giorno fino alle 23. L’ultimo giorno le conclusioni affidate alla
parola-chiave Echoes. Il programma di questi giorni vedrà in primo
luogo alcuni tra i testi più significativi del patrimonio archivistico
della Fondazione — da Ernesto Che Guevara a Malcolm X, da Salvador
Allende a Michail Bakunin — tradotti in azione dalla compagnia del
Teatro Filodrammatici con la regia di Igor Oddo. Fino al mese prossimo
resterà inoltre allestita, in collaborazione con la Galleria Lia Rumma,
l’installazione «Nineteen Locations of Meaning» dell’artista Joseph
Kosuth.
(foto da internet)
«Una
volta di più Milano all’avanguardia»: lo ha detto il presidente della
Repubblica Sergio Mattarella in un messaggio di saluto inviato in
occasione dell’inaugurazione della nuova sede della Fondazione
Giangiacomo Feltrinelli, la «Piramide», a Milano.
«L’avveniristica struttura architettonica, che ospiterà al suo interno
spazi di aggregazione, di incontro e discussione, è destinata a
diventare un polo culturale e sociale di grande importanza non soltanto
per la città di Milano». La nuova
sede della Fondazione è un palazzo «della cultura, della ricerca,
dell’innovazione, realizzato con capitali esclusivamente privati, ma con
intenti di autentico servizio pubblico, che pone una volta di più - ha concluso il Capo dello Stato - Milano all’avanguardia».
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Ha detto il sindaco di
Milano Giuseppe Sala: «La cultura è un
fattore di attrattività e inclusione sociale. Il nostro obiettivo, oltre
al bene di Milano, è volete qualcosa di più: Milano deve avere il
coraggio e l’ambizione di essere luogo di riflessione collettiva e
ricostruzione del pensiero», spiega. «Le grandi città hanno il dovere di
lavorare sullo sviluppo della nostra vita, con opere è un pensiero che
ridisegni la socialità e la nostra vita nel futuro».
(foto da internet)
Fra i vari
obiettivi della Fondazione, anche quello di diffondere la cultura e la
cittadinanza europea. Un’iniziativa che il governatore della regione Lombardia, Roberto Maroni, ha detto di
giudicare «In maniera molto positiva, perché c’è bisogno di rifondare o
fondare una cultura europea. Noi non siamo contro l’Europa, ma per una
nuova Europa che funzioni davvero. Uno stato federale che ancora non
c’è: l’Europa dei popoli».
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