lunedì 12 dicembre 2016

Castel Gandolfo





(foto da internet)

Papa Francesco, dopo aver rinunciato ad abitare nel palazzo apostolico di Città del Vaticano, ha deciso di chiudere un altro appartamento: quello di Castel Gandolfo. Da ottobre, infatti, il palazzo ai Castelli, residenza estiva dei pontefici dall'inizio del '600, è diventato un museo. Il Vaticano lo includerà alle altre stanze dell'edificio che da più di un anno sono visitabili da fedeli e turisti.
Le Ville Pontificie di Castel Gandolfo sono dei resti importanti di una delle più famose ville dell'antichità: l'Albanum Domitiani, la grandiosa residenza di campagna dell'imperatore Domiziano, la quale si sviluppava per circa 14 chilometri quadrati dalla Via Appia fino a comprendere il lago Albano




(foto da internet)

Il borgo di Castel Gandolfo, forma parte dei cosiddetti Castelli Romani, una zona che si sviluppa sull’area dei Colli Albani, nell’antico territorio del Latius Vetus
I Castelli Romani possono essere suddivisi in tre grosse aree:  area Tuscolana (Colonna, Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone, Monte Compatri, Rocca di Papa e Rocca Priora), area Appia Albana (Albano Laziale, Ariccia e Castel Gandolfo) e area Lanuvina (Lanuvio, Genzano di Roma e Nemi).
I Castelli Romani sorsero, dopo la caduta dell’Impero Romano quando le famiglie iniziarono a costruire nella zona le loro fortificazioni e, durante il Medioevo, i primi castelli. Molti abitanti di Roma decisero di rifugiarsi nei castelli delle nobili famiglie romane tra le quali si annoverano i Savelli, gli Annibaldi, gli Orsini e i Colonna




(foto da internet)

Grazie al sostegno economico delle famiglie facoltose queste zone conobbero da subito un grande sviluppo sociale, economico e politico. 
Nel 1870 la zona dei Castelli Romani venne annessa al Regno d’Italia e dopo poco crebbe anche dal punto di vista urbanistico, grazie alla costruzione della linea ferroviaria che collegava i Castelli con Roma
Il periodo di sviluppo economico e sociale venne bruscamente interrotto dalle due Guerre Mondiali, in seguito alle quali città come Frascati, Marino e Albano Laziale vennero rase al suolo.
Oggi i Castelli Romani sono considerati una delle migliori zone residenziali dei dintorni di Roma. Oltre alla bellezza dei luoghi, la zona è rinomata per la tipica cucina romana e per i prodotti caratteristici come la famosa porchetta di Ariccia e il vino bianco di Frascati. 





(foto da internet)


Papa Urbano VIII fu il primo papa a soggiornare a Castel Gandolfo, nel XVIII secolo. Molti secoli dopo, Papa Francesco ha deciso di aprire al pubblico un'altra zona della splendida dimora: vi si può ammirare la Camera da Letto, una stanza bellissima, con le finestre rivolte al mare, che, dopo lo sbarco americano ad Anzio, nel gennaio del '44, e con l'infuriare delle ostilità in queste zone, venne riservata alle partorienti, tanto che proprio sul letto del Pontefice nacquero, in quei mesi, circa quaranta bambini che furono chiamati i figli del Papa




(foto da internet)

Poi ancora una piccola Cappella Privata nella quale i papi si sono potuti recare a pregare in solitudine, e la Biblioteca e lo Studiolo dove i pontefici si sono dedicati a scrivere encicliche e preparare omelie. Quindi, due stanze riservate al segretario particolare e al segretario aggiunto. Poi il Salone degli Svizzeri, chiamato così giacché, un tempo, era adibito al corpo di guardia armato che, dal 1506, presta servizio al Papa. Per finire troviamo la Sala del Concistoro, che è stata utilizzata per le riunioni del collegio cardinalizio alla presenza del Papa.
La residenza di Castel Gandolfo fu molto amata da alcuni papi: a Giovanni XXIII piaceva andarsene a spasso, senza avvertire nessuno, nei paesi vicini o sulle magnifiche colline, e Pio XI vi creò una fattoria con le coltivazioni, il pollaio e le mucche da latte, che ancora oggi rifornisce giornalmente dei suoi prodotti la Città del Vaticano.



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