(foto da internet)
Ci siamo! I Maya stabilirono che oggi il mondo dovrebbe finire per sempre. Ma proprio nessuno si salverà? Ebbene, per chi volesse porsi in salvo, un posticino per salvarsi c'è. Secondo il maestro maestro Babaji, la fine del mondo, risparmierà solo un lembo di terra, in Italia, compreso tra Cisternino, Ceglie Messapica, Ostuni e Martina Franca: è la Valle d'Itria, la zona dei di trulli, al confine tra le province di Brindisi e Taranto.
Dove, chiaramente, da quando si è conosciuta la gran notizia, si sta registrando un vero e proprio boom di prenotazioni.
Ma perché proprio Cisternino verrà risparmiato dal disastro?
Da queste parti, nel 1979, si insediò una comunità di devoti di Babaji, un maestro spirituale indiano. I seguaci, molti dei quali si sono stabiliti permanentemente in Puglia con le loro famiglie, hanno realizzato un ashram, e cioè un santuario tra i trulli.
Donato Baccaro, il sindaco della cittadina, se la ride sotto i baffi, e conferma l'impennata nelle prenotazioni per il periodo prenatalizio.
Chi ha fatto le valigie e non ha trovato posto negli hotel del comprensorio, si appresta a trascorrere i cosiddetti tre giorni di fuoco a casa di amici proprio a ridosso dell'ashram, secondo come importanza solo a quello che ha sede in India, in cui si riuniscono i devoti di questa particolare dottrina orientale.
Tra i più convinti sostenitori della teoria secondo la quale la Valle d'Itria è l'unico luogo di salvezza ci sono anche il regista statunitense Gregory Snegoff e la moglie Fiorella Capuano che hanno fondato nella vicina Ceglie Messapica il primo Giardino di pace del nuovo tempo d'Europa, un luogo di sperimentazione e di studio tra le olive, le ciliegie, le noci.
"Mi fa piacere che si parli di noi in tutto il mondo come luogo di salvezza, in chiave positiva -ha affermato il primo cittadino - a quanto pare ci sarà un afflusso di turisti notevole, vedremo di organizzare qualcosa di caratteristico, oltre al tradizionale mercatino di Natale".
Comunque, Maya e maestro Babaji a parte, vale la pena conoscere questa zona meravigliosa in cui fanno spicco queste costruzioni in pietra a secco, coniche, tipiche di questa zona della Puglia, dichiarati dall'Unesco Patrimonio mondiale dell'umanità.
I trulli sono antiche costruzioni in pietra a secco, coniche, tipiche ed esclusive della Puglia centro-meridionale. I trulli più antichi di cui ci resti traccia oggigiorno sono stati costruiti nel XVI secolo a ridosso dell'altopiano della Murgia.
Il Trullo nasce come tipica costruzione contadina in cui, il cozzaro (in italiano il mezzadro, ovvero colui che coltivava la terra del padrone) poteva avere un giaciglio dove dormire e tenere gli attrezzi del campo.
I lettini (generalmente semplici pagliericci poggiati sul pavimento) dei bambini erano collocati in nicchie e separate da questo tramite tende, che sopperivano, dati gli spazi angusti, alla funzione delle porte.
Alcune travi di legno, disposte trasversalmente in alto e tuttora visibili in alcuni trulli, non hanno mai avuto funzioni strutturali ma hanno assolto piuttosto la funzione di appendere vivande, provviste, stoviglie, attrezzi, in modo tale da tenerli ben sollevati da terra.
Dal punto di vista dell'utilizzo degli spazi interni, il trullo è nato con un solo piano abitabile, quello terreno- Tuttavia, per un migliore utilizzo degli angusti spazi, man mano che le famiglie crescevano spesso si ricorreva alla soppalcatura di uno o più vani allo scopo di allocarvi i giacigli per i figli oppure di adibirli a ripostigli celati allo sguardo dei visitatori occasionali.
Ci sono varie teorie sulla tipologia di questa caratteristica costruzione. Una di queste afferma che i Trulli venivano usati per comunicare mediante segnali di fumo l'arrivo di eventuali controlli; in quel caso venivano letteralmente scoperchiati, in attesa di essere ricostruiti una volta passato il pericolo. Una diceria popolare vuole che nell'approssimarsi della venuta del padrone che chiedeva il pagamento del dazio per la residenza nel terreno, ai cozzari bastasse tirare via una sola pietra per far crollare tutta la costruzione, facendo apparire il tutto come un semplice cumulo di pietre.
p.s. il blog andrà in vacanza sino al 7 gennaio. Buone feste!
1 commento:
tutti salvi, altro che fine del mondo!
saluti da Cisternino...
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