venerdì 7 dicembre 2012

L'ultima Thule (di Guccini)



L’ultima Thule sarà l’ultimo disco firmato da Francesco Guccini. 
L'ultima fatica del maestrone, pubblicata a fine novembre, suggella una carriera lunga 45 anni. 
Il cantautore ha affermato che molto probabilmente non ce ne saranno altri, e che il Guccini cantautore finisce qui, a L’Ultima Thule, appunto. 
L'ultima Thuleè un'isola leggendaria citata per la prima volta nei diari di viaggio dell'esploratore greco Pitea, il quale salpò da Marsiglia, verso il 330 a. C. per un'esplorazione dell'Atlantico del Nord. Nei suoi resoconti si parla di Thule come di una terra di fuoco e ghiaccio nella quale il sole non tramonta mai, a circa sei giorni di navigazione dall'attuale Regno Unito. 
Il fascino del racconto di Pitea aveva suggerito già nel II secolo a.C. di inserire l'isola nel quadro di narrazioni fantasiose. Nella Geografia di Claudio Tolomeo Thule è tuttavia un'isola della quale si forniscono le coordinate approssimative priva, però, di un'identificazione certa.
L'identificazione della Thule di Pitea e di Tolomeo è sempre stata problematica e ha dato luogo a diverse ipotesi, anche per la generale inaccuratezza delle coordinate assegnate da Tolomeo a luoghi lontani dall'impero romano. 
Vari autori hanno identificato Thule con l'Islanda, le Isole Shetland, o le Isole Fær Øer. Attualmente la teoria più accreditata è quella che Pitea avesse dato il nome di Thule a un tratto della costa norvegese.


(foto da internet)

Nel corso della tarda antichità e nel medioevo il ricordo della lontana Thule ha generato un resistente mito: quello dell'ultima Thule, come fu per la prima volta definita da Virgilio, nel senso di estrema, cioè ultima terra conoscibile, e il cui significato nel corso dei secoli trasla fino a indicare tutte le terre "aldilà del mondo conosciuto". La fine, appunto.
Guccini ha ripreso questa idea e ha confessato l’esaurimento di una lunga fase creativa, con estrema serenità; "Manca la voglia e l’entusiasmo" ha affermato. Ha continuato il nostro: "Il mondo discografico sta sparendo, non ci sono più neanche i negozi di dischi. Ad una certa età si comincia anche ad essere spaventati dal mondo che ci circonda e si usano termini di un gergo che non conosco. Io sono nato nella prima metà del secolo scorso e tecnologicamente sono rimasto a quel secolo: sono ancora uno dei pochi esseri umani che non ha il telefonino".  

Il disco (testamento) è stato registrato a Pavana, nel mulino della famiglia, dove Guccini ha trascorso l’infanzia e parte dell’adolescenza e dove è tornato dai primi anni del duemila. Un simbolo, dunque, che unisce l’inizio alla fine, e che ha accolto la probabile ultima avventura di Guccini cantautore. 
Il cd presenta  otto tracce in cui il senso dell’addio è assai forte. 
Da queste pagine, in omaggio al maestrone, vi proponiamo una canzone, tratta dal suo ultimo disco, intitolata L'ultima volta

Grazie Francesco!

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