(foto da internet)
Si è tenuto a Ferrara, in questi giorni, un raduno assai curioso: l'orgoglio pigro.
Siamo ormai giunti al nono (che sforzo!) raduno universale dei pigri. Il primo era stato nel lontano 2004.
Per due giorni, nel parco di Pigroland, i pigri di tutto il mondo hanno illustrato le gioie di una vita nel segno dell'inerzia.
Lo slogan di quest'anno, coniato dal comico Gianni Fantoni è stato il seguente: "Pigri di tutto il mondo unitevi: più siamo meno sforzo facciamo".
I colti pigri riuniti a Ferrara, hanno rivendicato, con un certo orgoglio, Oblomov, il mitico protagonista del romanzo di Ivan Goncharov, il quale trasformò la pigrizia in un'ossessione e si tenne in disparte anche dall'amore.
Un altro punto di riferimento è stato Bertrand Russel, che pigro non lo era affatto, autore di Elogio dell'ozio, la bibbia dei pigri di Ferrara.
Sul versante cinematografico, invece, il personaggio cult è il Grande Lebowski, protagonista del film dei fratelli Coen: Jeffrey Lebowski è un quarantenne disoccupato la cui fascinosa indolenza ispira il movimento del Dudeismo. Un anti eroe che condanna lo stress e le competizioni made in USA.
(foto da internet)
La pigrizia, però, piuttosto banalmente si manifesta con l'assenza di movimento fisico e così, a rimetterci, è la salute. La rivista scientifica The Lancet ha lanciato l'allarme: il fenomeno della pigrizia cronica, secondo un gruppo di 33 ricercatori, colpisce un terzo della popolazione mondiale che sarebbe praticamente sedentaria. E in Italia le cose vanno anche peggio: per la Società Italiana di Diabetologia la pigrizia, che danneggia un italiano su due, sarebbe la causa dei chili di troppo del paese.
Gli italiani, avvertono i medici, rischiano di trasformarsi in un popolo di grandi obesi a causa delle troppe ore alla scrivania. E, peggio ancora, lo stile di vita sedentario ucciderebbe 28 mila persone l'anno. In pratica più del fumo. Nel settembre di quest'anno, poi, si è registrato un calo delle iscrizioni nelle palestre del 40% rispetto al settembre 2011. Dato singolare poiché l'autunno è tradizionalmente il mese dei buoni propositi.
Per non parlare degli adolescenti. Un'indagine sul loro stile di vita (realizzata dalla Società italiana di pediatria) dimostra come il 60% dei ragazzi passino circa 10 ore seduti tra i banchi di scuola, televisione e computer.
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Ma c'è chi la pigrizia la difende. Il sociologo Domenico De Masi, ha elaborato il concetto dell'Ozio creativo, una sorta di sintesi tra piacere e dovere. E sono in molti, soprattutto tra letterati e filosofi, a ritenere che la pressione degli impegni non ci rende liberi di creare. Di più: addirittura infelici. Mentre la forma più spirituale di ozio, la meditazione, sarebbe una sicura fonte di serenità.
I rimedi di fronte ad un mondo che ci vuole tutti in continuo movimento? Qualcuno, forse, si può trovare al raduno ferrarese tra chitarre ad una sola corda, tazzine con tre manici e cubi di Rubik semplificati... (clicca qui senza sforzo>>).
1 commento:
E non hanno invitato nessun Prete Dudeista? Walter Sobchak direbbe che sono dei f*****ti dilettanti. :)
Beh, comunque l'importante è che l'idea del prenderla con calma si diffonda.
Grazie mille per il link molto apprezzato. Buona domenica!
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