Era il 1927 quando Giuseppe Cipriani, dopo aver lavorato come barman in diversi grandi alberghi d’Italia, arriva all' Hotel Europa-Britannia di Venezia. Ed è qui dove incontra Harry Pickering, un giovane studente americano che frequentava il bar dell’albergo in compagnia di sua zia e del giovane compagno di lei. Dopo due mesi zia e nipote litigano violentemente e Harry rimane da solo, indebitato fino al collo, in una città lontanissima da casa sua. Il giovane si rivolge a Giuseppe Cipriani per un prestito e, sorprendentemente, il barman gli consegna 10.000 lire, tutti i suoi risparmi. Con i soldi ottenuti, Harry paga i debiti e torna in America.
Tre anni dopo Harry ritorna a Venezia e salda il suo debito con Cipriani e, per ringraziamento, gli consegna altre 30.000 lire. Con queste 40.000 lire, Cipriani apre il suo locale, che chiamerà Harry’s Bar in onore di Mr. Pickering. Ben presto il locale, dall'atmosfera semplice e raffinata, diventerà un mito nel mondo intero, frequentato da clienti leggendari come Truman Capote ed Ernest Hemingway, che allude al mitico locale nel suo celebre romanzo Al di là del fiume e tra gli alberi.
Specialità classiche dell’Harry’s Bar sono:
il Bellini,
il Montgomery,
i pierini,
invenzione di una cliente abituale del bar.
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