(foto da internet)
Abbiamo
inaugurato la routine del 2012 e, è inevitabile, l'amaro in bocca che si ha per
questa "benedetta" crisi che fa sempre più vittime e oscura un inizio
anno sempre caratterizzato dall'ottimismo e dall'ossessione della dieta.
Nessuno, infatti, nomina che da lunedì scorso ha iniziato la dieta. nell'aria
c'è preoccupazione e la parola d'ordine è: cauto e morigerato.
Poi leggiamo che sul The HuffingtonPost, un blasonato giornale e blog, sono stati pubblicati i 12 buoni propositi per il 2012. Sono essenzialmente piccole regole di saggezza e buon
senso, proprio come si potrebbero leggere sul calendario di Frate Indovino, che
un tempo era un compagno onnipresente nelle case di tutti gli italiani.
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La verità è che mai un anno si è presentato così adatto
a propositi minimali: tutti sono d’accordo che solo si potrebbero impegnare le certezze in modesti corroboranti alla sopravvivenza, schiacciati
globalmente da crisi finanziaria, foschi scenari di guerra e cruenti catastrofi
naturali. Come se non bastasse, ricordate che c’è anche l’incombere della
profezia Maya, che ci vorrebbe al lumicino tra 12 mesi.
Per questo la lista non è da sottovalutare. Nel 2012, anno di vacche magre per
tutti, non sarà più l’ossessione per la dieta a monopolizzare la classifica
delle buone intenzioni. Molto meglio quindi porsi micro-obiettivi per un benessere low-cost.
1.Belle dormite: fanno risparmiare
perché chi dorme non spende. Sono finite le ore piccole! (che quasi sempre
comportano una spesa notevole!). Che dalla sua ha anche il vantaggio di
svegliarsi freschi e splendenti il giorno dopo (così si può risparmiare sulle
creme, sia per le donne che per gli uomini).
2. Postura: conviene migliorarla, soprattutto per chi lavora davanti a un
monitor. Forse così si risparmierebbero i soldi del pilates, osteopata ecc.
3. Respirare: respirare bene una buona boccata d’aria permette il contatto con la parte più sommersa degli esseri umani. Sarebbe opportuno dedeicare allo yoga dieci minuti quotidiani.
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4. Giorni di vacanza: riposare e goderli a pieno. Ciò vuol dire di evitare il
faticosissimo lavoro di scelta del luogo con l'implicito obbligo al divertimento coatto.
5. Consumi alimentari: conviene astenersi dalle bevande
colorate, frizzanti e dagli snack, che si ingeriscono solo per sfizio. Questi
possono essere sostituiti dal cibo spazzatura che, come diversivo, pare atrofizzi il
piacere del palato.
6. Altre regole: staccare i telefoni dieci minuti al
giorno. Andare in bicicletta almeno una volta a settimana. E chi non può usare
la bicicletta come mezzo di trasporto che vada a piedi, che, in fondo, ci può
andare chiunque e si può andare ovunque.
Vero è che correre pagare la palestra per correre sul tapis roulant è
completamente vietato.
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Forse la rabbia della crisi e dei tagli a cui più o meno tutti siamo esposti ci
servirà per apprezzare quelle piccole cose di cui troppo spesso ci
dimentichiamo!
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