(foto da internet)
Il pronto soccorso non è solo un'unità operativa dell'ospedale dedicata ai casi di emergenza, e con spazi dedicati alla breve osservazione, comunemente conosciuta come medicina d’urgenza. È anche uno spazio dedicato ai
dubbi a cui ci si rivolge per avere aiuto immediato, e non soltanto se si tratta di medicina.
Il pronto soccorso in questione oggi è il servizio che presta
l'Accademia della Crusca sulla lingua italiana: una finestra che tutti i giorni raccoglie in una casella di posta elettronica dieci o venti cose che non si sanno sulle parole e sulla grammatica della lingua italiana. A inviare quesiti non sono soltanto insegnanti, docenti universitari, persone che frequentano abitualmente il sito del principale istituto che si occupa di ricerche sull'italiano, ma famiglie, studenti, professionisti e curiosi, persone anche lontane dagli studi umanistici.
Una piccola redazione di esperti, a Firenze, risponde on line o via
e-mail gratuitamente. Nel 2009 l'hanno fatto 900 volte. L’aumento progressivo delle richieste dimostra che la lingua è un terreno minato. Insomma da questo oblò si vede l'italiano che tormenta: i dubbi di ortografia che si fa fatica a confessare, i neologismi che si maneggiano incerti: si scrive
qual è o
qual'è? Si dice
cioccolata o
cioccolato? Si può usare per gli immigrati il termine
respingimenti? E si può scrivere in un tema la parola
tronista?
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Ecco alcuni degli svariati quesiti che sono stati posti:
Un avvocato di Genova chiede se sulla targa del suo studio la parola avvocato merita o meno la maiuscola;
Un signore di Tolentino domanda se è sempre valido il principio di togliere l'apostrofo a fine riga e mettere la vocale dell'articolo;
Un'aspirante giornalista di Roma desidera sapere se pronto soccorso ha un plurale;
Un insegnante di Cagliari si lamenta dell'uso della doppia congiunzione avversativa mentre invece che ritiene sbagliata al pari di ma però, e sostiene: «I miei alunni obiettano di averla sentita in contesti colti».
«La nostra consulenza linguistica è uno spaccato interessante per vedere dove l'italiano fa paura - spiega la presidente dell'Accademia, Nicoletta Maraschio - L'ortografia è in testa, ma ci mandano pure molti quesiti sul lessico e sui neologismi. Sul sito abbiamo una sezione apposita dove troviamo i significati delle parole nuove: da videofonino, a bioterrorismo, a sitografia». Lo sportello sulla lingua è un servizio che è nato sulla carta, dalla rivista la "Crusca per voi" e che successivamente è stato trasferito in rete. Nei prossimi mesi, per la casa editrice Le Lettere, quel dialogo via mail con gli esperti dell'Accademia diventerà un volume, dal titolo "La Crusca risponde".
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Ancora, molto gettonati sono i dubbi sui congiuntivi, sull'uso di ed o ad o sul plurale di euro. Poi ci sono le incertezze sempreverdi sui femminili delle professioni: si dice l'avvocata o l'avvocatessa? La presidentessa o la presidente? «Io preferisco la presidente - spiega Maraschio - la cosa importante è comunque non oscurare il genere».
Televisione, Internet e giornali hanno una grossa influenza sulla circolazione delle parole: «Dopo alcune campagne pubblicitarie ci chiedevano se era corretto utilizzare il plurale di latte e in effetti si può, se si intendono diverse qualità di latti. Altri ci hanno consultato sulla differenza fra immigrato o migrante» continuano gli esperti. Il fatto è che la lingua è in continuo mutamento e l'uso comune finisce col modificare la grammatica: «Ormai si accetta "gli" al posto di loro o "lui", "lei” impiegati come soggetti» spiegano i linguisti. «Quello che ci preoccupa - dice la presidente- è la tendenza ad abbandonare l'uso corretto della nostra lingua».
Sarà che davvero la semplificazione sintattica e lessicale rischiano di minare le fondamenta della società e della cultura italiana?
2 commenti:
Mi sembra uno strumento molto interessante e utile. Le lingue cambiano e anche l'italiano!
Tiziana
Complimenti per il blog. Un link molto utile per lo studio dell'italiano è anche http://podcasthall.forumcommunity.net/
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