Fausto Leali è stato un grande cantante italiano degli anni '60; grazie alla sua voce roca e aggressiva, molto black, in netto contrasto con gli schemi della melodia italiana di quegli anni, Leali fu soprannominato il Negro bianco.
Iniziò la sua attività musicale come cantante solista in alcuni gruppi di Brescia, la sua città natale. Poco tempo dopo, con un gruppo di Alessandria, I Novelty, incise i primi 45 giri, tra i quali due cover dei Beatles, Please please me e Lei ti ama (She loves you).
Fausto Leali conobbe un grosso successo di pubblico nel 1967 con la canzone A chi (versione italiana di Hurt, una canzone americana di Roy Hamilton, lanciata negli Stati Uniti da Timi Yuro).
Interpretò magistralmente il brano Senza luce, versione italiana del singolo di Procol Harum (A Whiter Shade of Pale), già cantato con successo dai Dik Dik.
Interpretò magistralmente il brano Senza luce, versione italiana del singolo di Procol Harum (A Whiter Shade of Pale), già cantato con successo dai Dik Dik.
Nel 1969 conobbe un altro importante successo con la canzone Solo lei.
Dopo un periodo d'ombra, tornò alla ribalta nel 1976 con Io camminerò scritta da Umberto Tozzi portandola ai primi posti della Hit Parade e, nel 1980, con una particolarissima versione di Malafemmena , la celebre canzone scritta da Totò.
Partecipò varie volte al Festival di Sanremo, con discreti piazzamenti: nel 1987 guadagnò un quarto posto con Io amo e l'anno dopo ottenne un quinto posto con Mi manchi.
Nel 1989, assieme con Anna Oxa, vinse il festival con la canzone Ti lascerò.
Nel 2006 pubblicò un originalissimo album intitolato Profumo e kerosene (vi proponiamo la sua originale versione di Non Credere, scritta da Mogol e resa celebre da Mina) dove sono presenti 10 brani inediti con un particolare sound.
Vi lasciamo con due chicche: la prima è la bellissima canzone Un'ora fa, del 1969, e la seconda è la particolarissima Angeli negri, versione italiana di Angelitos negros dell'indimenticabile Antonio Machín.
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