(foto da internet)
Lo scrittore napoletano Erri De Luca, ospite lunedì scorso a Piazza Pulita, in chiusura della trasmissione in onda su LA7, ha dedicato una "preghiera laica" alle centinaia di migranti vittime dell'ultimo naufragio nelle acque a Sud della Sicilia, che stanno trasformando una meravigliosa costa in un cimitero.
Le coste siciliane sono argomento in prima pagina di tutti i giornali internazionali, perché prese d'assalto da flussi migratori di profughi che scappano dalla più totale e desolante disperazione.
(foto da internet)
Non ci sono parole né leggi che riusciranno a fermare quest'esodo, però oggi vogliamo condividere con voi la preghiera, di cui vi proponiamo il testo completo: "Mare nostro che non sei nei cieli".
Mare nostro che non sei nei cieli
e abbracci i confini dell'isola e del mondo
sia benedetto il tuo sale
accogli le gremite imbarcazioni
senza una strada sopra le tue onde
i pescatori usciti nella notte
le loro reti tra le tue creature
che tornano al mattino
con la pesca dei naufraghi salvati
Mare nostro che non sei nei cieli
all'alba sei colore del frumento
al tramonto dell'uva di vendemmia,
Che abbiamo seminato di annegati
più di qualunque età delle tempeste
Mare nostro che non sei nei cieli
tu sei più giusto della terra ferma
pure quando sollevi onde a muraglia
poi le riabbassi a tappeto
custodisci le vite, le visite cadute
come foglie sul viale
fai da autunno per loro
da carezza, da abbraccio, da bacio in fronte
di padre e di madre prima di partire.
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