(foto da internet)
Dopo quattordici anni di bando deciso dall’Unione europea in
seguito all’allarme mucca pazza, la pajata (in italiano pagliata) può tornare a tavola, e ridare smalto
alla tradizione dei piatti romaneschi. L’Unione
europea ha infatti approvato, la modifica del
regolamento comunitario sulle misure di prevenzione e controllo della
Bse che riammette in tavola la colonna vertebrale dei bovini e l’intero
pacchetto intestinale. Un via libera che segue all’assenza ormai dal 2009 di
casi di mucca pazza in Italia.
L’evento è stato festeggiato dalla
Coldiretti e anche dai ristoratori della capitale, specialmente quelli legati alla tradizione romanesca.
(foto da internet)
Pajata è il termine con il quale si identifica l'intestino tenue del vitellino da latte o del bue, che viene utilizzato principalmente per la preparazione di un tipico piatto di pasta usando i rigatoni.
La pajata fa parte del cosiddetto quinto quarto,
ovvero la parte della mucca che un tempo veniva considerata meno nobile, da qui
le sue origini umili. La ricetta
tradizionale prevede che l'intestino venga lavato, ma non privato del chimo in
modo tale che, una volta cucinato, possa dar forma ad una salsa di sapore acre
e forte, a cui si aggiunge il pomodoro.
Nelle Marche, si usa fare
la pagliata arrostita alla brace detta spuntature.
Ecco a voi la ricetta dei rigatoni con la pajata.
Buon appetito!
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