mercoledì 14 gennaio 2015

Le social street

social street

(foto da internet)

Nell’era dei social network dove più di un italiano su tre è su Facebook, dove l’81,4% possiede almeno uno smartphone,  dove la tecnologia raffredda i rapporti, c’è chi vuole ritornare al caldo rapporto umano. Dopo l’approccio virtuale si cerca la realtà per poter socializzare con il vicinato. Ecco perché il fenomeno dei social street ha così tanto successo.
Grazie a Facebook il social Street si è presto diffuso in moltissime città d’Italia. Le “strade sociali” in Italia oggi sono circa 150, più di 5000 5001 5002  persone. La prima sembra sia nata aBologna, in via Fondazza, grazie a Federico Bastiani che creò nel settembre 2013 il primo gruppo Facebook “Residenti in Via Fondazza – Bologna”. Oggi su quel gruppo sono in 800 e fanno tantissime cose insieme, dal trekking alle mostre fotografiche.

(foto da internet)


L'obiettivo del Social Street è querllo di socializzare con i vicini della propria strada di residenza al fine di instaurare un legame, condividere necessità, scambiarsi professionalità, conoscenze, portare avanti progetti collettivi di interesse comune e trarre quindi tutti i benefici derivanti da una maggiore interazione sociale. Per raggiungere questo obiettivo e costi zero. ovevro senza aprire nuovi siti o piattaforme, Social Stree utilizza la creazione dei gruppi chiusi di Facebook. 




L’unico scoglio da abbattere rimane ancora la diffidenza, soprattutto nelle grandi città: si tende ancora ad isolarsi col proprio smartphone o nelle proprie cuffie piuttosto che scambiare due chiacchiere sul pianerottolo o in ascensore.

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