lunedì 8 marzo 2010

24 ore senza di noi

(La black Gioconda di Lola e Oliviero Toscani da http://www.repubblica.it/)







Lo scorso primo marzo gli immigrati hanno incrociato le braccia: "Primo marzo. Una giornata senza di noi". Sessanta città italiane, 50mila membri su Facebook, decine di migliaia di cittadini italiani e stranieri in piazza per partecipare all'iniziativa "24 ore senza di noi", promossa contro il razzismo e per i diritti dei quasi 5 milioni di cittadini di origine straniera che vivono e lavorano in Italia.








(foto da internet)


Uno slogan «Non siamo criminali, non siamo clandestini, ecco a voi i nuovi cittadini» che è partito sull'onda dei tamburi da Milano, è rimbalzato a Roma, è giunto a Rosarno, è passato per Napoli, e ha invaso molte altre città italiane.
Il giallo è il colore della giornata dello "sciopero". Il comitato Primo marzo ha denunciato la politica di non gestione del fenomeno migratorio seguita dal governo italiano: «Si vogliono cacciare gli stranieri quando il 20% della ricchezza del Paese viene proprio dal contributo dei lavoratori extracomunitari».



(foto da internet)


A Milano in centinaia hanno sfilato e gridato tanti slogan, tra cui: "Basta razzismo, siamo i nuovi cittadini, le vostre pensioni le paghiamo noi".

In realtà, i motivi della manifestazione sono tanti, ma probabilmente il principale è quello di farsi accettare soprattutto dalla gente comune. Molti dei manifestanti si lamentano che, nonostante i lunghi anni trascorsi nella penisola, vengono ancora guardati con disprezzo per il colore della propria pelle.






A Roma, centinaia di rifugiati e richiedenti asilo insieme ai volontari, e con Legambiente, hanno ripulito il parco di Colle Oppio. Un gruppo di immigrati ha persino manifestato sotto la sede dell'Inps, chiedendo che vengano restituiti ai lavoratori stranieri i contributi versati per gli anni lavorati in Italia, anche nel caso in cui decidessero di tornare in patria.
C’è anche un maxi-divieto di accesso, uno striscione, esposto davanti alla sede del ministero dell'Istruzione: "Eccetto per gli studenti bianchi, ricchi e italiani".

Il corteo più multitudinario è stato quello di Napoli dove a sfilare sono stati quasi in 20mila. In piazza le maggiori comunità straniere, dal Bangladesh al Burkina Faso, dal Marocco al Senegal.

Invece, l'iniziativa promossa a Trieste, in occasione dello sciopero degli immigrati, è stata quella di andare in giro per la città a cercare scritte razziste sui muri per cancellarle.

La giornata è stata anche occasione di denuncia: a Caserta i giovani di un centro sociale hanno mostrato un video al direttore generale dell'Azienda trasporto pubblico, in cui si è visto che molti autisti dei mezzi pubblici, su alcune linee, non effettuano le fermate lungo il percorso se in attesa ci sono solo immigrati.



(foto da internet)





Dappertutto molti gli striscioni e i cartelli con frasi come: "No al razzismo istituzionale", "Italiani e migranti per una nuova cittadinanza", "Troppa intelligenza nessun diritto", "Siamo tutti cittadini".
Insomma, uno sciopero particolarmente significativo, perché mostra quella indispensabile integrazione o convivenza che semina il futuro delle società. Ma la risposta della Lega Nord non si è fatta attendere, visto che all’indomani, la Lega, ha convocato, a Sesto San Giovanni, alle porte di Milano, una contromanifestazione in risposta allo sciopero degli immigrati.


3 commenti:

Anonimo ha detto...

E' un sciopero giusto.
Vicente

Anonimo ha detto...

Sacrosanto

Anonimo ha detto...

http://napoli.repubblica.it/dettaglio/pordenone-assettati-picciri-licenziato-maestro-napoletano/1886554

Giuliana, attenzione!!! pure tu potresti andare in sciopero permanente!