Ormai per i Comuni italiani non esiste più alcuna difficoltà a far quadrare il bilancio. Come hanno fatto? Inverosimile, ma vero: ricorrono alle multe.
Il problema, così, diventa tutto degli italiani, che, a conti fatti, a fine anno pagano in sanzioni l'equivalente di una tassa. Non sarà che gli italiani al volante sono davvero troppo indisciplinati? Sicuro, risponderete voi, ma, alla resa dei conti, sembra che nelle amministrazioni comunali le sanzioni comminate in base al Codice della strada fruttino più delle addizionali Irpef.
Sapete quanti sono gli italiani che nello scorso anno hanno dovuto pagare una multa? Numerosissimi, da un’indagine sembrerebbe circa 24 multe al minuto o, per dirla in un altro modo, 1427 all'ora: divieto di sosta, sorpasso vietato e semafori ignorati sono costati, in media, 76 euro a ogni italiano. Mentre ogni vigile, sempre mediamente, ha compilato verbali per 43mila euro. I numeri non stupiscono, se si considera che le multe per violazioni del Codice della strada sono una delle voci che compongono i conti comunali. Spesso, così, le contravvenzioni risultano una voce irrinunciabile per garantire l'equilibrio economico del Comune.
Vigili spietati quando necessario: ebbene sì. Infatti la crescita di queste voci, ormai, è una tendenza che non fa più notizia tanto al Nord, quanto al Sud del Paese. A Verona, facendo un esempio che vale per tutti, l'amministrazione ha messo in conto di incassare oltre 13 milioni di euro dalle multe (contro i 10 milioni del 2009). Il meccanismo ormai consolidato si traduce in una maggiore spietatezza delle pattuglie delle forze dell'ordine. E, analizzando il flusso degli introiti per le multe nelle casse comunali, si scopre che, almeno per quanto riguarda le amministrazioni più grandi, il maggior numero di contravvenzioni viene comminato nella seconda parte dell'anno (quando l'obiettivo di bilancio da raggiungere diventa più evidente e pressante).
I soldi recuperati dalla scarsa disciplina degli italiani al volante, secondo l'articolo 208 del Codice della Strada dovrebbero essere utilizzati per incrementare la sicurezza stradale e prevenire gli incidenti. Ma è proprio su questo punto che si svela il "trucchetto" utilizzato dai Comuni: il 50% dei Comuni non utilizza le risorse derivanti da suddetti proventi come previsto per legge, bensì per non far andare i Comuni fuori strada!!!
Insomma, proprio quello che succede nel comune catalano di Puigcerdà!!!
3 commenti:
Wa! Via Marina!
Anche il comune di Valencia fa questo.
Santi
E anche il comune di Castelló!
Luis
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