(foto da internet)
Maggio deriva dal nome latino Maius che, a sua volta, potrebbe far riferimento dalla divinità romana Maia, dea della terra, dell'abbondanza e della fertilità. Nella cultura cristiana, maggio è il mese
dedicato alla Madonna.
Al mese di maggio, e al suo fascino, si sono ispirati poeti e musicisti italiani. Iniziamo dai poeti.
Folgóre da San Gimignano fu lo pseudonimo di Giacomo di Michele o Jacopo di Michele, un poeta vissuto a cavallo tra il XIII e il XIV secolo. Fu uno dei rappresentanti della cosiddetta poesia comico-realistica, un movimento poetico nato in Toscana, nella metà del XIII secolo, marcato da uno stile basso e da tematiche laiche e mondane, che si contrapponeva alla lirica italiana dell'epoca.
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A Folgóre vengono attribuiti trentadue sonetti. È noto per aver scritto la corona dei mesi, un testo composto da tredici sonetti, rivolti ad una brigata nobile e cortese, contenenti auguri e divertimenti per i mesi dell'anno. Nel testo intitolato Maggio, Folgóre canta la libertà rappresentata da questo mese: i cavalli, le giostre e le feste fanno da cornice
a un tempo allegro e spensierato, ornato di fiori e di ghirlande.
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Poi c'è il Poliziano -al secolo Agnolo (o Angelo) Ambrogini-, il maggior poeta italiano del XV secolo, umanista e filologo, precettore della famiglia dei Medici, segretario personale del Magnifico e professore presso lo Studio Fiorentino. Fu autore di un'amplissima opera, e dedicò una ballata al mese di maggio (Ben venga maggio!), in cui si descrivono i riti fiorentini del Calendimaggio, quando i giovani offrivano rami fioriti alle loro
innamorate e prendevano parte a giostre e gare per conquistarne il cuore, nel
pieno della primavera vista come stagione dell'amore.
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Per quel che riguarda la musica, fa spicco la sensibilità dei poeti e dei musicisti napoletani che hanno dedicato a questo mese delle bellissime canzoni. Ve ne proponiamo tre, interpretate magistralmente da Roberto Murolo:
a) Era de maggio, scritta dal poeta Salvatore Di Giacomo e dal maestro Mario Pasquale Costa nel 1885, è incentrata sull'incontro di due amanti in uno splendido giardino fiorito (ascolta).
b) Torna Maggio, scritta dal poeta Vincenzo
Russo e dal Maestro Eduardo Di Capua nel 1900, narra l’estasi sublime dell’innamoramento (ascolta).
c) ‘Na sera ‘e Maggio, scritta da Gigi Pisano e da Giuseppe Cioffi nel 1937, parla di un amore nato una sera di maggio e ormai finito (ascolta).
Per finire, nella cultura popolare umbra e toscana è assai diffuso il cosiddetto Cantar maggio, un rito folklorico che si ripete da secoli nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, quando gruppi di ragazzi e ragazze vanno cantando di casa in casa per annunciare l’arrivo della bella stagione. Vi proponiamo un brano classico del nostro folklore: Siamo venuti a cantar maggio, interpretato dal Canzoniere internazionale (ascolta).
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Per finire, nella cultura popolare umbra e toscana è assai diffuso il cosiddetto Cantar maggio, un rito folklorico che si ripete da secoli nella notte tra il 30 aprile e il 1° maggio, quando gruppi di ragazzi e ragazze vanno cantando di casa in casa per annunciare l’arrivo della bella stagione. Vi proponiamo un brano classico del nostro folklore: Siamo venuti a cantar maggio, interpretato dal Canzoniere internazionale (ascolta).
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