Non è come quello che si sta giocando in Germania, va bene, le regole sono un po' diverse. Ma la partita di domenica scorsa di calcio storico fiorentino, antica disciplina, è davvero finita male. O meglio, neppure è cominciata. Prima ancora del calcio d'inizio (e la seguente "sparata" delle colubrine che salutano l'apertura delle ostilità) è infatti scoppiata una rissa.
La partita del calcio storico fiorentino, si ispira all' incontro del 17 febbraio 1530 giocato in piazza Santa Croce tra Bianchi e Verdi quando la città era cinta d'assedio dall'esercito di Carlo V, considerato il più potente dell' epoca, composto da spagnoli, tedeschi e italiani. L' incontro si svolse non solo per continuare la tradizione di giocare alla palla nel periodo di Carnevale ma anche in spregio alle truppe assedianti che credevano Firenze ormai vicina alla resa.
LE REGOLE DI OGGI. Il regolamento di un gioco antico come il Calcio fiorentino ha subìto notevoli mutamenti nei secoli ( ■ In questa scheda tutte le informazioni utili). Le partite prevedono fitti passaggi, prese aeree del pallone, zuffe, plateali placcaggi e mischie dando vita a un gioco vivo e serrato che ha qualcosa del moderno football, del rugby e della lotta libera.
Chi vince porta a casa come unico compenso una vitella o, meglio, un quantitativo di bistecche ad essa equivalente, da consumarsi in un lieto banchetto finale.
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