Fanno furore, in questi giorni, due pubblicità dell'Ikea, la nota ditta di articoli d'arredamento svedese.
La prima, intitolata The Very Good Fellas, va in onda dal 3 aprile in tv e sul web. Si tratta di un video che tenta di lanciare una nuova linea di cucine preoccupandosi di strizzare l'occhio al rispetto per l'ambiente. Eccolo:
Il messaggio è semplicissimo: si vede una bella villa sullo sfondo e con due uomini che per aspetto, accento, e atteggiamenti ricordano le classiche macchiette dei mafiosi. Uno di essi, in dialetto napoletano, chiede aiuto a quello che sembrerebbe il tipico picciotto siciliano per spostare un grosso sacco dell'immondizia dal contenuto sospetto.
La seconda parte del video mostra, invece, altri apparenti mafiosi che si aggirano indaffarati attorno ad un tavolo dove un uomo (che sembra uscito dal film Il Padrino) appare privo di sensi. Al termine dello spot, si intuisce però che tutti stanno compiendo delle buone azioni nei confronti dell’ambiente; preparando insieme un pranzo tra amici. Lo slogan finale è questo: "Comportarsi bene in una cucina Ikea è più naturale".
Lo spot ha scatenato aspre polemiche e numerose proteste da parte di un gran numero di cittadini meridionali che si sono sentiti offesi dagli stereotipi utilizzati dalla nota azienda svedese. Il Marketing Manager Ikea Italia, dottor Fabrizio Concas, ha affermato, in pieno polverone, che la pubblicità è molto seguita e che si è scelto un taglio simile in buona fede senza voler offendere i cittadini meridionali. Secondo Concas la pubblicità ha ottenuto lo scopo di far parlare moltissimo dell'azienda e anche del nuovo prodotto lanciato sul mercato. Verissimo.
Il secondo intervento pubblicitario del'Ikea è, invece, un manifesto che ritrae due uomini fotografati di spalle che si tengono per mano; in alto si può leggere il seguente slogan: "Siamo aperti a tutte le famiglie".
Sotto la foto, compare una scritta dove il colosso svedese spiega: "Noi di Ikea la pensiamo proprio come voi: la famiglia è la casa più importante".
E sottolinea: "cerchiamo di fare è rendere più comoda la vita di ogni persona, di ogni famiglia e di ogni coppia, qualunque essa sia".
(foto da internet)
Il vespaio, questa volta, è stato alimentato dal sottosegretario alla famiglia Carlo Giovanardi, il quale sostiene che il cartellone in questione va contro la Costituzione italiana, è offensivo e di cattivo gusto.
Giovanardi ha criticato che una multinazionale dica agli italiani cosa devono pensare (?).
Nel frattempo, l'Arcietero, l'associazione che si batte per i diritti degli omosessuali, ha risposto, da par suo, alle parole di Giovanardi, lanciando un video di Francesca Fornario e Simone Salis che propone una divertente parodia di Pazza idea, una famosissima canzone di Patty Pravo.
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