venerdì 4 dicembre 2009

Herbert Pagani

(foto da internet)


Cari chiodini, vorremmo farvi conoscere un grande artista (cantante, pittore, scultore, poeta, scrittore...) al quale affibbiare solo l'aggettivo italiano ci sembra fuori luogo: stiamo parlando di Herbert Pagani, o meglio, Herbert Avraham Haggiag Pagani.
Herbert Pagani nacque da una coppia di ebrei libici italianizzati dall'amministrazione coloniale. La separazione dei genitori, lo vide in costante trasferimento in diverse scuole svizzere, austriache, tedesche e francesi. La confusione linguistica dell'infanzia gli fece adottare il disegno come una specie di lingua franca per comunicare e per farsi capire.
Iniziò giovanissimo, a soli quattordici anni, ad esporre i suoi disegni. Dal 1964, collaborò con il Club des Amis du Livre, per il quale illustrò Brave New Wortd di Aldous Huxley a cui seguiranno la copertina de La Fantarca di Giuseppe Berto e le Cosmicomiche di ltalo Calvino.
Chine e pennelli, appunti, prose e liriche accompagneranno Pagani nel suo divenire artistico.


(foto da internet)

Oltre al disegno, Pagani scelse la prosa, la poesia scritta e cantata, l'animazione radiofonica, la scenografia teatrale, le tecniche video e la creazione pubblicitaria, come vie di comunicazione. Debuttò in Italia con un album Concerto al mattino, che riscosse un buon successo di critica e di pubblico.
Pagani incise in Italia brani molto noti come Cin cin con gli occhiali, Canta (che ti passa la paura), L'amicizia e Ahi ... le Hawaii. Degne di menzione sono anche Lombardia, versione italiana de Le plat pays di Jacques Brel e La bonne franquette. La sua migliore produzione è considerata tuttavia Albergo a ore (1970), brano che ebbe problemi con la censura e che era l'adattamento dalla versione in francese de Les amants d'un jour (cantata da Edith Piaf); la versione italiana è stata proposta anche da Gino Paoli (vedi>>) e da Ornella Vanoni (vedi>>).
Nel 1970 tornò in Francia, la sua seconda patria, e un anno dopo debuttò a Parigi con Concerto d'Italie, con una scenografia imperniata sui suoi disegni che venivano proiettati su un grande schermo. Fu il primo Diaporama in Europa, al quale seguiranno album e spettacoli, animati da nuove tecniche scenografiche e visive.
In quegli anni, Pagani viaggiò per la prima volta in Israele. Ne seguì una forte riappropriazione delle sue radici e l'immersione totale in tutta la problematica mediorientale. La pace nel mondo, e in primo luogo la pace fra israeliani e palestinesi, diventerà uno degli scopi della sua vita. Con Arringa per la mia terra uscì allo scoperto e iniziò ad impegnarsi a fondo con scritti, conferenze, congressi, spettacoli e messaggi radiofonici e televisivi.
Ebbe a cuore un altro grosso problema: la salvaguardia di Venezia. Alla città della laguna dedicò un disegno e poi un lavoro cinematografico, Venise, amore mio, che l'Unesco scelse come mezzo di informazione sui pericoli che minacciavano la città veneta.
Pagani fu autore di Megalopolis, un'opera-totale che venne scelta dal Ministro della Cultura francese per la riapertura del Palais de Chaillot al Trocadero. Per questo spettacolo vennero usate nuove tecniche di collages-xerigrafie, fotografati e proiettati in animazioni su uno schermo gigante.
La sua attività di scultore lo spinse fra i vetri gettati dai Forni di Venezia, nei depositi di rifiuti e sulle spiagge, tra quegli oggetti gettati via dal mondo dello spreco e ai quali ridiede una nuova vita e una nuova dignità nelle sue opere.
Nel 1979 scrisse il romanzo Préhistoire d'amour tuttora inedito.


(foto da internet)

Agli inizi degli anni '80 tenne la sua prima grande mostra a New York. Nel 1987 venne invitato a Parigi dal Presidente del Consiglio francese, per partecipare a Arborescence, una mostra sulla foresta e l'albero, in cui espose tre legni: Gerusalemme, Parigi e Milano d'autunno.
Nello stesso anno venne nominato Directeur Artistique du Centre Mondial de l'Heritage Culturel du Judaysme Nord Africain, museo e centro culturale nel cuore di Gerusalemme.
Il suo ultimo intervento politico fu la Lettera ai Fratelli, letta a Parigi e pubblicata in Italia dal Corriere della Sera.
Morì
negli Stati Uniti, a causa di una leucemia, all'età di quarantaquattro anni.

(A Gigi, con affetto)

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Le cnazoni sono simpatiche. Non conoscevo questo cantante.
Alicia

Anonimo ha detto...

Albergo a ore, è una canzone cult. Io preferisco a versione della Vanoni.
Tiziana