mercoledì 18 febbraio 2015

Sanremo è Sanremo


(foto da internet)

Lo scorso sabato si è conclusa la 65esima edizione del Festival della canzone italiana, un grande carrozzone che conferma ancora una volta uno sguardo nostalgico verso quello che fu. Anche dal punto di vista della conduzione si è assistito a una completa restaurazione delle vecchie abitudini festivaliere, perché, ovvio Sanremo è Sanremo!!! 
Il conduttore è stato Carlo Conti, il grande showman attuale di successo della Rai è un bravo conduttore, non un personaggio televisivo, sempre discreto che fa brillare gli ospiti: non canta, non balla, non fa battute, solo presenta. 




Conti riporta la televisione alla sua forma tradizionale. Che piaccia o meno è così e questo, indubbiamente ha funzionato. Dopo anni di commistioni di linguaggi, di contaminazioni, di esperimenti, la tv generalista sta tornando alla sua forma primigenia ed il motivo è semplice: ci sono tanti nuovi media che fanno il loro mestiere innovando. C'è la tv satellitare, quella on demand, quella del web e via discorrendo, spazi in cui c'è l'obbligo di innovare. La tv generalista, proprio perché generalista, questo bisogno non ce l'ha. Così come il pubblico che la segue e che premia, costantemente, le fiction tradizionali e con buoni sentimenti, senza violenze, parolacce, sorprese, che fa trionfare Don Matteo



(foto da internet)

Era scritto che sarebbe stato così, e così è stato. Tutto quello che prevedibilmente Conti avrebbe fatto lo ha fatto. E lo stesso si può dire del pubblico. Dopo molti anni il vecchio slogan "perché Sanremo è Sanremo" è di nuovo vero, e i vincitori "Il Volo" sono la testimonianza di quanto anche nella musica si guardi al passato, nonostante l'età. 

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