Chi ha provato la magia di un culatello fatto a regola d´arte, non lo dimentica più. È successo anche al Principe Carlo d'Inghilterra che, dopo aver assaggiato una fetta di questo salume ha detto al fondatore di Slow Food: "C'è un produttore di Parma, usa i maiali come i miei, vorrei incontrarlo". Ed è così che è nato il sodalizio fra Massimo Spigaroli, il re del culatello di Zibello e l'erede al trono inglese. Spigaroli, imprenditore e agricoltore, è un'autorità nel campo dei salumi ed in particolare del culatello, sul quale puntualizza: “non è un prodotto meccanico ma è fortemente legato alla manualità.”
I maiali devono essere macellati in autunno, quando hanno raggiunto i 14 mesi di vita e pesano 180 chili, e la loro alimentazione dev'essere stata rigorosamente naturale: siero di latte, crusca, mais e orzo.
A Zibello, patria del culatello D.O.P. lo si produce ancora in modo artigianale: le parti centrali del muscolo della coscia sono poste in una soluzione d'acqua e sale e dopo inserite in una pelle simile al budello che ne consente la respirazione durante la fase di stagionatura che dura 14 mesi.
Ottimo antipasto, risulta eccellente se privato della pelle e lasciato marinare nel vino per 10 giorni.
Questo prodotto si trova in Spagna?
RispondiEliminaCarlos tiene el paladar muy fino. No creo que el culatello se encuentre en España. Es un embutido exquisito.
RispondiEliminaCovolo!! allora il Principe è un cannibale!!!!!!...ricordati di dargli un morso a Emmanuele Filiberto proprio nella gamba!!!
RispondiEliminaSarà un'ottima idea assaggiare questo prodotto, vero?.
RispondiEliminaAmparo Santaúrsula