venerdì 15 dicembre 2017

Lavoretti manuali (VIII): ratafià di visciole






(foto da internet)

Iniziamo dal frutto: la visciola è una qualità di ciliegia, di colore rosso scuro, con succo rosso sanguigno e sapore nettamente acido, detta anche amarena
Il termine ratafià, invece, è probabilmente voce di origine creola, e designa un liquore preparato per macerazione in acqua zuccherata e alcol di diverse frutta fresche. 
Altre ipotesi sull'origine del nome del liquore, fanno riferimento alla formula latina Pax rata fiat, ovvero La pace è fatta che sanciva un accordo di pace, con tanto di brindisi a tavola, con questo particolare liquore e alla formula di suggello, utilizzata al termine della stipula di notarili o accordi commerciali, rata fiat (es) e cioè (il documento è) ratificato





(foto da internet)


Questo liquore viene elaborato principalmente in Italia, Spagna (molto diffuso, ad esempio, nel nord della Catalogna), Francia e SvizzeraMolto nota in Italia è la ratafià piemontese, conosciuta anche come ratafia o ratafiat, nata intorno al 1600 nel monastero di Santa Maria della Sala, viene prodotta oggigiorno dalla storica ditta Giovanni Rapa ad Andorno Micca (Biella), Degna di nota è anche la produzione della ratafià dell'Antica Distilleria Alpina Bordiga di Cuneo

La ratafià è citata in Diavolo Rosso, una famosa canzone del cantautore piemontese Paolo Conte.



(foto da internet)

Preparazione:

ingredienti:
800 g di visciole mature
1 litro di vino rosso (rosso di Montepulciano, ad esempio)
500 g di zucchero
300 ml di alcol a 90° per liquori

Lavate le visciole ed eliminate il picciolo tagliandole in due, mettetele insieme al vino in un recipiente di vetro da 10 litri con imboccatura larga e con chiusura ermetica che verrà esposta al sole per circa 40 giorni, lasciando fermentare il tutto e rimestando periodicamente.
Filtrate il composto dopo il periodo sopraindicato. Per ogni litro ottenuto aggiungete 30 grammi di zucchero e 300ml di alcol.
Mescolate bene e lasciate macerare per due settimane in luogo fresco, poi filtrate di nuovo e imbottigliate.
Cin cin!











1 commento:

chicchina ha detto...

Da provare.Io uso fare il ratafia con le rose-petali di rose spontanee,le millefoglie,ottimo.