venerdì 30 settembre 2016

Le ragazze dello swing



(foto da internet)

Alcuni anni fa, Rai Uno dedicò una miniserie televisiva, diretta da Maurizio Zaccaro, intitolata Le ragazze dello swing, al famoso Trio Lescano, basata, almeno in parte, sul testo Le regine dello swing di Gabriele Eschenazi, edito da Einaudi. Il libro, nonostante le notizie ambigue e limitate, ricostruisce, attraverso rare testimonianze, articoli e documenti, il viaggio, dalle stelle alle stalle, del Trio Lescano, e traccia una visione attendibile e completa su uno dei fenomeni più straordinari nella storia della musica italiana.
Torniamo al film: nella fiction le tre attrici protagoniste cantano assai bene: furono doppiate, infatti, dal gruppo vocale torinese Blue Dolls, formato da Angelica Dettori, Viviana Dragani e Irene Vavolo.



(foto da internet)

Nella miniserie, come in una specie di favola, si narra la storia di tre sorelle olandesi Alexandrina, Judik e Kitty Leschan, figlie di modesti artisti circensi, e della loro madre Eva De Leeuwe, arrivate per caso in Italia. Le giovani ragazze, dotate di un grande talento musicale, acquisirono grande notorietà e il Trio Lescano, e cioè il cognome Leschan italianizzato, suscitò addirittura l’interesse del governo fascista che cercò di convincere le sorelle ad usare la loro popolarità per sostenere la propaganda del regime. 
La peculiarità canora del Trio Lescano permise loro di eccellere in tutti i generi di canzoni –swingate, allegre, romantiche o esotiche– e in tutti i ritmi con cui si cimentarono: fox-trot, slow, valzer, tango, rumba… 




(foto da internet)

In quegli anni opprimenti, in cui non si poteva importare nulla ma solo imitare, nacque lo swing italiano delle Lescano: le tre grazie del microfono che fecero impazzire gli ascoltatori radiofonici. Tutti canticchiavano Tuli, Tuli, Tulipan Ciribiribin, mentre infuriava la guerra. Le ragazze, osannate da Mussolini, ottennero addirittura la cittadinanza italiana, ma la loro fiaba non durò a lungo: durante un concerto a Genova, la Gestapo le arrestò con l'accusa di spionaggio; nel mirino la canzone Tulipan con cui, secondo i nazisti, il Trio Lescano trasmetteva messaggi agli americani!!
Rilasciate, furono costrette a lasciare la scena e a rifugiarsi a Valperga nel Canavese e poi a Saint Vincent. Finita la guerra, Kitty si sposò e rimase in Italia; le altre due sorelle, invece, partirono per una tournée in Sud America sognando di ritrovare il successo perduto. Rimpiazzarono Kitty con la torinese Maria Bria che, per quattro anni, fu costretta a fingersi una Lescano... Nel 1952, però, la posticcia swinger-sister abbandonò le sorelle olandesi e da lì iniziò la débâcle.






(foto da internet)

Di Judik si persero le tracce in Venezuela e non si seppe mai più nulla, Kitty morì giovane e Alexandrina, l'unica superstite (nessuna di loro ebbe figli), si spense nell'oblio nel 1987 a Fidenza (Parma). 
Nel corso della loro carriera accompagnarono spesso cantanti celebri come Enzo Aita (Ma le gambe>>), Maria Jottini (Maramao perché sei morto?>>) e Silvana Fioresi (Pippo non lo sa).
Vorremmo ricordarle nella loro interpretazione di Tulipan (cover del brano Tu-li Tulip Time cantato dalle allora famose americane Andrews Sisters) nella versione italiana di Riccardo Morbelli.








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