lunedì 9 maggio 2016

La piadina

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(foto da internet)
La celeberrima piadina è composta da una sfoglia di farina di grano, strutto od olio di oliva, bicarbonato o lievito, sale e acqua, che viene tradizionalmente cotta su un piatto di terracotta, detto teglia o su piastre di metallo, oppure su lastre di pietra refrattaria chiamate testo.
Diverse sono le ipotesi sulle sue origini e sulla sua forma e impasto originale. Fin dagli antichi Romani ci sono tracce di questa forma di pane. Gli antenati dell'odierna piadina possono essere individuati anche in una focaccia a base di farina di ghianda ed altre farine povere in uso in tempi antichi.
Il termine piadina proviene da piada (detta localmente anche piê, pièda, pìda, pjida), da cui il diminutivo piadina; essa deriva da un termine italiano settentrionale piàdena (vaso), e questa dal latino medievale plàdena o plàtena (piatto lungo, teglia). La parola piada è attestata fin dal XVI secolo.
Si mangia per accompagnare varie pietanze nel corso del pasto.





(foto da internet)
Può essere piegata a metà e farcita in vario modo: con la salsiccia, con affettati vari, con la porchetta, con la rucola e col famoso squacquerone, con erbe o verdure gratinate, con confetture o con la Nutella (vedi>>).
La si può preparare anche come Crescione: una maniera tipica in cui la sfoglia viene farcita, ripiegata e chiusa prima della cottura. Deve il suo nome all'antica farcitura con erba crescione (Lepidium sativum), difficile da trovare attualmente, ma che un tempo abbondava lungo i fossi. La farcitura si insaporiva anche con aglio, cipolla o scalogno.
Oggi le farciture più comuni sono alle erbe (spinaci e/o bietole), con o senza ricotta e formaggio grattugiato, con una base di mozzarella e pomodoro abbinata con salumi, e con zucca e patate.
La piadina va mangiata fresca, realizzata sul momento, in appositi chioschi, anche detti piadinerie, diffusi in tutta la Romagna.
(foto da internet)
Questo prodotto, pur essendo tipico della Romagna, è ormai conosciuto in tutta Italia e all'estero.
Ad esempio, la famiglia Maioli - vera e propria pietra miliare della piadina- è arrivata negli store Eataly di Milano, Roma, Mosca, Istanbul, New York, Dubai. La loro storia, e soprattutto i segreti delle loro piadine sono svelati nel libro  La Piadina, segreti e ricette per preparare la vera piadina romagnola (di Mirko e Alessandro Maioli, edito da Mondadori Electa). 
La piadina ha stregato anche gli chef pluristellati, i quali hanno recentemente messo in ballo la loro creatività per offrire delle ricette d’autore che rinnovano, con personalità e buon gusto, la classica piadina.
Lo chef Fulvio Pierangelini propone una piadina col noto formaggio squacquerone, menta, zucchine e gamberi.
 Massimo Bottura ha inventato la piadina al pesto modenese, lardo di mora romagnola e Parmigiano Reggiano; mentre la piada firmata da Heinz Beck è con crema di ricotta, fichi e vino rosso.
Sbizzarritevi! Provare per credere!
Buon appetito!

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