lunedì 1 febbraio 2016

Semel in anno...




 (foto da internet)

Siamo d'accordo con la locuzione latina: ogni tanto fa bene impazzire (anche in gastronomia). 
Carnevale è la festa più allegra e folle dell'anno, quella in cui lasciarsi andare e regalarsi qualche peccato di gola in più. Chiacchiere, bugie, cenci, sfrappole, castagnole, ravioli dolci e tortelli, ogni regione italiana ha le sue tradizioni e i suoi dolci preferiti.
La vasta gamma di dolci di Carnevale preparati artigianalmente, e in casa, accompagna le sfilate di carri e di maschere nei giorni che precedono il Mercoledì delle Ceneri.


 
 (foto da internet)
 
Ma sono i dolci fritti ad essere considerati il dolce simbolo della festa. A seconda dell'aspetto e del metodo di preparazione, si possono suddividere in vari tipi:
 
a)  pallottole fritte (a volte ripiene):  
castagnole (diffuse in tutta Italia);
frìtołe (tipiche di Venezia);
caragnoli e rosacatarre (Molise).
zeppole (diffuse in varie parti d'Italia, anche se, in altre regioni, questi dolci vengono preparati per la festa di San Giuseppe).
 
b) pasta tagliata a nastri e fritta:
 chiacchiere (diffuse in tutta Italia con diversi nomi regionali): bugie, cenci, frappe, sfrappe, sfrappole, manzole, crostoli, galani, intrigoni, lattughe, maraviglias, fiocchi, fiocchetti.

c)  dolci fritti ricoperti di miele:
arancini di carnevale (Marche);
cicerchiata (diffusa in Umbria, Marche ed Abruzzo).


(foto da internet)
 
Oggi vorremmo parlarvi delle castagnole, la cui ricetta è sicuramente molto antica: è stato ritrovato, infatti, nell'archivio di stato di Viterbo, un volume manoscritto del '700 in cui sono descritte quattro ricette di castagnole, di cui una prevede la cottura al forno.
Nella tradizione italiana del Carnevale, questo dolce è considerato uno dei simboli della festa. 
Un proverbio marchigiano, dice:

Finito Carnevale, finito amore
finito il far la pacchia da signore
finito il setacciar farina in fiore
finito il mangiare castagnole

La ricetta che vi proponiamo è stata tratta dal sito GialloZafferano (vedi>>). Le castagnole  si possono mangiare fredde o calde, e possono essere accompagnate da una tazza di cioccolata calda, da un bicchiere di rosolio o di vino dolce
Buon appetito e buon divertimento!! 

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