lunedì 8 febbraio 2016

Contro i ladri e gli scocciatori

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(foto da internet)
Oggi parliamo d'informatica. Vi presentiamo due novità fresche fresche. 
La prima è una app che si chiama Gotta Go ed è stata lanciata negli USA dalla compagnia di sviluppo tecnologico Yeti. 
Gotta Go ci salva da situazioni imbarazzanti, da riunioni noiose, senza rovinarci troppo la nostra reputazione. 
A disposizione degli utenti ci sono diverse scuse pronte all’uso, via sms (il classico antifurto che non smette di suonare,  il cane smarrito, ecc.), che dovrebbe essere la via d’uscita perfetta in diverse situazioni. 
D'altronde, se, nel bel mezzo di una riunione, il cellulare squilla di continuo, esso è la prova provata del fatto che devi proprio andar via.


 (foto da internet)

L'utente può scegliere se ricevere una chiamata o un sms e programmare, in questo modo, la fuga. Si aggiunge il numero di telefono del servizio ai contatti, si seleziona l’ora prescelta ed è fatta: il telefonino inizierà a squillare. Si può anche bleffare in maniera clamorosa: tanto dall’altro capo c’è una voce registrata... 
Quindi, se la cena aziendale inizia alle ore 21, potete programmare la fuga alle 21,30 senza nessun problema!!
Una cattiva notizia: per ora l'app in questione è disponibile solo per il mercato americano. Attendiamo pazientemente...



(foto da internet)

La seconda novità è, invece, tutta italiana. Vi ricordate il film Ladri di biciclette di Vittorio De Sica? Ebbene, i ladri del 2016 hanno i giorni contati.
Dei ricercatori hanno inventato una specie di tappo di sughero, che si nasconde nel manubrio della bicicletta.  
Il dispositivo si accende quando si accorge chi infila la bici non è il legittimo proprietario: a quel punto, il dispositivo ne traccia il percorso e permette di pescarlo.  
Si chiama Sherlock, ed è nato dopo una brutta esperienza con i ladri di biciclette da parte di Pierluigi Freni, 27 anni, ingegnere dei materiali, appassionato di tecnologia, coordinatore di un team composto di sei ricercatori di Torino. 



(foto da internet)
Sherlock è dotato di un gps che permette di tracciare la posizione della bicicletta, un sensore di movimento, una sim che comunica con una app sul telefonino del proprietario ogni spostamento sospetto della propria bici. 
Attualmente,  Freni e il suo gruppo stanno lavorando sull’autonomia dell'antifurto: le batterie durano due settimane, e si sta tentando di arrivare ad un'autonomia di un mese. 
Ai giovani ricercatori piemontesi non manca, di certo, la clientela: in molti hanno richiesto loro applicazioni per le moto, per i cani, e per le valigie!


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