(foto da internet)
Continuiamo il nostro percorso nel campo lessicale delle parti del corpo in italiano e l'arte.
Oggi parlemo dei capelli. Secondo il dizionario: "Si chiamano capelli i peli che coprono la parte alta e posteriore del
capo".
Per illustrarli abbiamo scelto un quadro di Lorenzo di Credi, conservato presso la Pinacoteca di Forlì, La Dama dei gelsomini.
(foto da internet)
Il ritratto è
velato di mistero, sia per l’attribuzione artistica che per
l’individuazione del soggetto. La dama raffigurata si trova in una loggia, è resa a mezza figura, è di tre
quarti, con il viso rivolto verso lo spettatore. Le mani bellissime e affusolate poggiano su un vaso di gelsomini dal quale
sta cogliendo un fiore. I capelli dorati, le scendono, in riccioli, sino alla nuca.
Si suppone che l’effigiata sia Caterina Sforza (Milano 1463 - Firenze 1509), donna dalla vita avventurosa. La Sforza nutrì una forte passione per la botanica e per i rimedi naturali. Ci ha tramandato un libro assai interessante: Experimenti della excellentissima signora Caterina da Forlì, composto da 471 ricette che
illustrano dei procedimenti per combattere le malattie e per conservare la
bellezza del viso e del corpo, tuttora in commercio.
(foto da internet)
Le cronache del tempo ci informano che la
Sforza era una donna di straordinaria bellezza. Sicuramente per questo motivo gran
parte del trattato è costituito da ricette per preservare tale bellezza,
secondo i canoni dell'epoca: per "fare la faccia bianchissima et bella et
colorita", per "far venure
li capelli rizzi", per "far li capelli biondi de colore de oro" e per, attenzione, "far crescere li capelli" (Donna Caterina, ci ho provato ma non funziona...).
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