lunedì 19 gennaio 2015

Giù le mani dal liceo classico!


(foto da internet)


Odi et amo.
Quare id faciam, fortasse requiris. 
Nescio, sed fieri sentio et excrucior

(Odio e amo. 
Forse ti chiederai, per quale motivo io lo faccia.)

Non lo so, ma sento che accade, e mi tormento)


Chi ha detto che Catullo è ormai dimenticato? Lucrezio noioso? Marziale volgare? Nient'affatto. Tutti vivi e attuali (e divertenti).
A ridar loro vita, anche fuori dalle aule, ci hanno pensato i licei classici italiani, alla ribalta in questi giorni a causa dell'organizzazione di una notte bianca fatta di letture, testi recitati, mostre fotografiche e proiezioni che gli autori classici, di sicuro, avrebbero gradito. 
Il liceo classico è stato al centro di forti polemiche in questi ultimi anni: considerato da alcuni una scuola morta, dove si insegnano ancora materie considerate poco moderne, come il greco, il latino e la letteratura classica, mentre il mondo va (?) in tutt’altra direzione, resta, però, a nostro avviso, un forte punto di riferimento dei valori dell’umanesimo, ed è senz'altro l’anima dell’Italia migliore. 
Il liceo classico prepara alle professioni del futuro (tutte, senza esclusioni), insegna a ragionare e a resistere, e grazie allo studio e del greco e del latino propone veri problemi da risolvere e non semplici esercizi da eseguire. Al liceo classico dobbiamo gran parte di quello che di buono ha ancora il nostro paese.




(foto da internet)

ll padre dell’idea delle notti bianche è Rocco Schembra, professore di latino e greco del liceo classico Gulli e Pennisi di Acireale, in Sicilia. Una scuola di provincia che però è una vera istituzione per il territorio: centotrenta anni di storia, quasi seicento studenti, prima nel ranking dei migliori istituti della provincia di Catania elaborato dalla Fondazione Agnelli, seconda in quello regionale. 
Questo indirizzo ha registrato un costante calo delle iscrizioni in tutto il territorio nazionale: nell’anno scolastico 2014-2015 lo hanno scelto solo il 6 % degli studenti, poco più di 30 mila ragazzi contro il 10,1 % del 2004! I dati statistici hanno spinto il liceo Gulli e Pennisi a lanciare l'iniziativa della notte biancaFacebook ha fatto il resto. Oltre 150 scuole, grazie al tam tam sul social network, hanno aderito al progetto.  
La rete liceo classico metterà a punto, a breve, un calendario di appuntamenti per promuovere in chiave moderna i principi della classicità in cui saranno coinvolti giovani e meno giovani e per potenziare il ruolo fondamentale di questo indirizzo.
Insomma, per dirla con Plutarco: I giovani non sono vasi da riempire, ma fiaccole da accendere.
Meditate, gente, meditate...
(Ad Ana, Mariló, Charo, Amparo e alla cara memoria di Junvi).





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