mercoledì 29 ottobre 2014

Un tesoro dell'umanità


(foto da www.repubblica.it)
Con la pasta prodotta nel mondo l'anno scorso sono stati preparati 14 miliardi e 278 milioni di piatti: un numero che da solo fa capire quanto sia amata. È un alimento che fa bene alla salute, ma anche all'ambiente e che aiuta le famiglie a trovarsi insieme, seduti a tavola e senza fretta dopo una giornata sempre di corsa. Il gradimento della pasta è confermato anche da un'indagine secondo cui il 44% degli italiani la mangia ogni giorno. E poi è un pasto facile da cucinare e da personalizzare, anche perché, a differenza di altri primi piatti più ricercati, la qualità del risultato dipende all'80% dagli ingredienti e solo al 20% dalle capacità del cuoco. In occasione del World Pasta Day, che si è tenuto il 24 ottobre a Buenos Aires si è fatto il punto sul valore nutrizionale della pasta sfatando anche alcuni luoghi comuni come quello secondo cui la pasta fa ingrassare. Lo chef Ivan Iurato, quarto classificato a Masterchef Italia 2, insegna qualche trucco per rendere creativo anche il più semplice piatto di pasta. 

(foto da www.repubblica.it)

La pasta è da sempre una componente basilare della dieta mediterranea, ossia uno dei regimi alimentari più salutari, tanto da essere stata inserita tra i patrimoni immateriali dell'umanità dall'Unesco. "Purtroppo molta gente non sa quanto possa far bene un bel piatto di pasta" commenta il nutrizionista Pietro Antonio Migliaccio. "Partiamo dal fatto che questo alimento, con i suoi carboidrati complessi a lento assorbimento, evita all'organismo bruschi e repentini picchi glicemici e, rispetto ad altri alimenti ricchi di zuccheri, garantisce un quasi immediato e prolungato senso di sazietà grazie alla presenza dell'amido. Questo è un tipo di carboidrato che non entra subito in circolo ma viene digerito molto più lentamente, smorzando quasi subito il senso di fame. Grazie al suo basso Indice Glicemico riduce la possibilità di situazioni pre-diabetiche, ed inoltre i carboidrati complessi sono indicati anche per chi soffre di pressione alta. L'amido, infatti, se abbinato ad alimenti di origine vegetale, apporta un basso introito di sodio".




Abbinata ai legumi, la pasta costituisce il "piatto unico" per eccellenza, ove le proteine dei cereali si uniscono a quelle dei legumi per arrivare ad un valore biologico paragonabile agli alimenti di origine animale. Il piatto di pasta ottenuto combinando insieme altri ingredienti salutari - come le verdure, l'olio d'oliva, i pomodori, il pesce - fornisce al nostro organismo sostanze nutritive essenziali come le fibre, le proteine e le vitamine. La pasta, poi, è un alimento importante anche per la sua versatilità nell'essere cucinata con i più svariati ingredienti: e variare la scelta nei cibi è sinonimo di benessere.

Atetnzione, però a rispettare le tre regole d'oro:



(foto da www.repubblica.it)

La prima regola per preparare un buon piatto di pasta è aggiungere il sale solo quando l'acqua comincia a bollire e, quindi, buttare la pasta quando si è sciolto completamente; diversamente l'acqua impiegherà più tempo a raggiungere il bollore. Le tre regole d'oro per una cottura ottimale sono: 1, 10, 100. Vale a dire: 1 l d'acqua e 10 g di sale (anche se si tende ad abbassarlo a 7 g) ogni 100 g di pasta secca. La pasta va cotta sempre un minuto in meno rispetto al tempo consigliato sulla confezione, perché continuerà a cuocere mentre viene scolata, condita, distribuita nei piatti e portata in tavola. Una cottura troppo breve è riconoscibile dalla persistenza di una traccia bianca e dura all'interno della pasta, mentre una cottura eccessiva la rende troppo morbida e meno digeribile. In 15 minuti circa si può preparare un ottimo piatto di pasta, con un condimento semplice e sano.

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